Possibilità di vedere un film ispirato dal videogioco Bioshock? Può darsi, ma l’idea non convince colui che la saga l’ha creata. Ken Levine ha infatti ammesso di non avere un desiderio ardente nel vedere la sua serie, che tornerà nel 2012 con Infinite, trasportata al cinema.
“Siamo stati molto vicini dall’avere un accordo: avevamo persino un regista. Ma non abbiamo questo desiderio ardente di vedere realizzato un film soltanto per farlo”, ha spiegato intervistato ai microfoni di Industry Gamers.
Un film di Bioshock è stato in cantiere nel 2008, quando Take Two ha annunciato che il regista Gore Verbinski, famoso per Pirati dei Caraibi, avrebbe diretto la pellicola. Le cose però sono cambiate: Verbinski ha lasciato, sostituito da Juan Carlos Fresnadilo, regista di 28 settimane dopo.
L’ultimo aggiornamento in tal senso è arrivato nel mese di maggio dallo stesso Ken Levine, quando affermò che il film si sarebbe fatto solo se tutti i pezzi fossero stati correttamente collocati nel puzzle. Filosofia alla quale Levine non vuole affatto rinunciare.
“Per noi e Take Two, è davvero l’occasione di dare ai fan quello che vogliono, pensando anche a coloro che non conoscono la saga, introducendo comunque qualcosa che sia sempre coerente con il gioco“, ha aggiunto.
“Ci sono differenze importanti tra giochi e film, senza dubbio. Ma il film ha la possibilità di attingere lo stesso DNA relativo al mondo e ai dialoghi”.
Insomma, nessun desiderio ardente, che si legga anche come l’intenzione di non avere giustamente fretta. Levine è uno che ha sempre dimostrato di lavorare con cura certosina, e anche nel film dedicato al “suo” videogioco vuole che venga mantenuta questa filosofia lavorativa. Che si faccia dunque il film di Bioshock, ma che sia fatto bene. L’industria cinematografica ha più volte dimostrato di non essere stata capace di trasportare su schermo la magia dei videogiochi che ha provato a replicare. Salvo rarissimi casi.
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