Giochi della memoria, Rex Ronan: Experimental Surgeon

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Moltissime volte i videogiochi non vengono visti come semplici mezzi di divertimento o simpatici intrattenimenti con cui mandare via tutto lo stress accumulato dopo un’estenuante giornata di studio intenso o di lavoro affaticante, bensì, coloro che non hanno mai avuto la voglia di prendere in mano un controller, per una misera serie di pregiudizi puntano il dito contro la nostra passione, giudicandola in modo sbagliato ed offensivo.

Quel gioco non è adatto ai bambini più piccoli, in quello c’è sangue ad ogni scena e non è possibile che si debba utilizzare uno stratagemma del genere per vendere più copie, i survival horror possono provocare panico ed ansia e i giochi d’azione troppo duri fomenteranno la violenza che è insita in ognuno di noi. Queste sono soltanto alcune delle dicerie sui videogiochi per metterli in cattiva luce, ma in molti non sanno che esistono anche giochi dalla trama piuttosto educativa.


E’ proprio il caso di Rex Ronan: Experimental Surgeon, un titolo che fece la sua comparsa ormai diversi annetti fa sulla storica console conosciuta qui da noi come Super Nintendo e ci metteva nei panni proprio di questo medico fantascientifico che da il nome al titolo. La storia è quella di un potente industriale che ha fatto i soldi con una compagnia produttrice di tabacco, quindi ricco, con un bel conto in banca ed una bella famiglia, ma con qualche problema di salute.

Le troppe sigarette fumate infatti, lo hanno fatto ammalare e sarà Rex Ronan, con le sue prodigiose tecniche che tenterà di farlo tornare in sesto rimpicciolendosi ed entrando direttamente nel suo corpo dalla bocca, cercando di sconfiggere tutto il male possibile. Con una struttura di gioco un po’ alla Contra, quindi come uno sparatutto dei più classici, il titolo regalava al genere un’ambientazione totalmente inedita, facendo capire ai giocatori che fumare fa male. E poi dicono che i videogiochi sono diseducativi.

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