Se non è crisi, poco ci manca. Negli ultimi sei mesi, Nintendo ha visto calare drasticamente non solo le vendite di Wii – per cui Satoru Iwata si è augurato un boom natalizio – ma anche quelle di Nintendo DS e dei giochi destinati a entrambe le console.
Adesso, è vero che l’età di entrambe le piattaforme lascia spazio a qualche comprensibile “calo fisiologico” ma sotto il naso di Iwata & company ci sono numeri tutt’altro che sottovalutabili: nei sei mesi culminati con la scadenza del 30 settembre 2009 Nintendo ha venduto 11.7 milioni di DS nel mondo, nello stesso periodo di quest’anno solo 6.69 milioni; l’anno scorso sono state vendute 5.75 milioni di Wii, quest’anno solo 4.97 milioni; nel 2009 i giochi per DS venduti da “big N” sono stati 71.2 milioni, nel 2010 appena 54.8 milioni e – dulcis in fundo – nel giro di 12 mesi le vendite di software per Wii sono calate da 76.2 a 65.2 milioni di esemplari.
Morale della favola: rispetto ai 69.5 miliardi di yen incassati l’anno scorso, Nintendo ha perso due miliardi di utile netto. Numeri che non possono certo far dormire sonni tranquilli ai piani alti della “grande N”, anche se dietro l’angolo c’è un potenziale best-seller come Nintendo 3DS.
Insomma, bisogna solo sperare nel proverbiale miracolo di Natale. E, si sa, i termini “miracolo” e “utile netto” non sono soliti andare a braccetto.
Derren 29 Ottobre 2010 il 08:26
Beh… sinceramente mi sorprendo che i numeri siano tanto favorevoli. La Wii e il Ds ormai sono vecchi, e il loro fenomeno che all’inizio era una vera e propria moda è ormai scemato. La prossima generazione porterà sicuramente i suoi frutti 🙂
Davide Leoni 29 Ottobre 2010 il 08:53
Ma a chi vogliono venderle ancora queste console? Le hanno davvero tutti, ma proprio tutti tutti, in Giappone poi le hanno vendute anche ai gatti ormai.