In questi mesi Nintendo è impegnata a festeggiare i 25 anni di Super Mario, noi ci uniamo ai festeggiamenti parlando di un episodio della serie che ha avuto sicuramente un buon successo, pur senza fare il botto e vendendo, nel complesso, meno degli altri titoli dedicati all’idraulico italiano.
Il gioco in questione è Super Mario Sunshine, titolo interessante che ha avuto la sfortuna di uscire su una console poco popolare come il GameCube. Sunshine, pubblicato nel 2002, è il successore di Super Mario 64, uscito invece nel 1996.
In Super Mario Sunshine, il nostro eroe si trova in vacanza sull’Isola Delfino, quando ad un certo punto alcune creature misteriose gli affidano un compito molto importante, ripulire l’isola dalle macchie di colore! Per farlo, Mario è dotato di una speciale “pistola” ad acqua (denominata FLUDD), una idea che ha funzionato alla perfezione in Sunshine, ma che non è mai stata ripresa nei titoli successivi.
Il gameplay è simile a quello di Super Mario 64, nel gioco incontreremo tutti i personaggi più popolari della serie, come Peach, Toad e Yoshi, tutti molto importanti per portare a termine l’avventura principale (Yoshi in particolar modo si rivela indispensabile). Tecnicamente Sunshine è coloratissimo e vivace, come molti titoli Nintendo di quel periodo (pensiamo a Kirby’s Air Ride, per esempio), il motore grafico sfrutta al massimo tutta la potenza del GameCube per offrire un mondo vasto e ben strutturato.
Lo sviluppo di Super Mario Sunshine inizia in piena era Nintendo 64, il progetto però accumula numerosi ritardi e nel 2000 Nintendo decide di spostare il titolo su GameCube, console appena annunciata (in uscita nel 2001). Di fatto, il GameCube è la prima console Nintendo ad uscire senza un gioco di Mario, Sunshine infatti vedrà la luce solamente nell’estate del 2002.
Più che buono il successo commerciale riscontrato dal gioco, in totale Mario Sunshine ha piazzato quasi 6 milioni di copie ed è il decimo gioco più venduto del 2002 negli USA. In Europa e Giappone invece il titolo non è stato accolto altrettanto positivamente ed è stato praticamente snobbato dalla massa, principalmente per colpa della scarsa diffusione della console Nintendo in questi territori.