Giochi della memoria: Mystic Defender

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Capitava spesso purtroppo nel mondo delle console a 16 bit di non conoscere la versa storia che c’era dietro il nostro titolo preferito a cui dedicavamo tanto tempo tra un compito a casa ed un gioco all’aperto con gli amici. Il tutto era a causa degli scarsi mezzi che all’epoca c’erano, quindi senza internet e una finestra sul mercato parallelo, poco si conosceva delle reali origini di un videogioco e del suo arrivo in Europa.

Infatti in molti non conoscevano la vera storia di Mystic Defender, action game uscito alla fine degli anni ’80 per Sega Mega Drive. Tutti pensavano fosse un gioco originale, in realtà si trattava del seguito di Spellcaster per Sega Master System anche se il titolo cambiò definitivamente e non c’era nessun “2” a testimoniare il seguito di un titolo già noto ai possessori della console a 8 bit della Sega.


Il gioco era la trasposizione dal manga giapponese Kujaku Ou, chiaramente sconosciuto in Italia ed era ambientato in una dimensione parallela dove il malvagio stregone Zareth rapisce una giovane donna chiamata Alexandra per compiere il suo piano: risvegliare il demone Zao. E qui entriamo in gioco noi interpretando il mago Joe Yamato intenzionato a rovinare l’obiettivo di Zareth e riportare Alexandra a casa sana e salva.

Insomma niente di nuovo sotto il sole dal punto di vista della trama ma il divertimento era rappresentato dalla capacità del nostro alter ego virtuale di comandare la magia, attaccando i nemici all’inizio delle semplici fireball di ridotte dimensioni, per poi passare, man mano che si avanzava nel gioco, a poteri più potenti come lingue di fuoco multidirezionali. Un titolo semplice, ma culto per i giocatori di quel periodo.

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