Con l’avvento di console come PlayStation, Saturn e Nintendo 64, nella seconda metà degli anni 90, il genere dei giochi di piattaforme ha subito un cambiamento radicale rispetto agli anni precedenti. Da platform 2D come Super Mario, Sonic e Donkey Kong siamo passati a titoli 3D come Crash Bandicoot, Gex, Rascal e Spyro, solamente per citarne alcuni.
Tra i tanti platform 3D del periodo, vale la pena citare anche Croc Legend Of The Gobbos (no, niente a che vedere con i tifosi juventini), titolo uscito alla fine del 1997 su PC, PSOne e Sega Saturn, in seguito convertito anche per Game Boy Color.
Prodotto da Fox Interactive e sviluppato da Argonaut, Croc è un gioco di piattaforme piuttosto classico, nato per competere con personaggi come Mario, il paramele Crash ed il draghetto Spyro. Croc è un platform nel vero senso della parola, il nostro eroe, un simpatico coccodrillo, deve superare decine di livelli, ogni stage è ricco di bonus, ci sono “i soliti” nemici da eliminare ed i boss di fine area da sconfiggere per passare al mondo successivo.
Tutto già visto, tutto già provato, eppure Legend Of The Gobbos è un gioco per l’epoca più che ottimo, graficamente ci troviamo di fronte ad un titolo molto colorato, con personaggi ben disegnati. Nonostante l’aspetto pacioccoso, Croc è un gioco difficile e frustrante, adatto più ai giocatori esperti che ai bambini.
All’epoca della sua uscita Croc ha riscosso un buon successo commerciale, tanto che nel 1999 è stato prodotto un sequel, di qualità inferiore rispetto al primo episodio. La saga di Croc conta solamente due episodi, secondo molti rumors di allora, Croc 3 era effettivamente in fase di sviluppo per PlayStation 2, il gioco avrebbe dovuto vedere la luce nel 2002-2003, ma Argonaut chiuse i battenti e Fox si allontanò dal mercato dei videogiochi, lasciando il progetto incompleto.