Discoteca Alcatraz di Milano. Sono le 18.45 e l’aria è tiepida nella serata di fine inverno. All’ingresso del locale i cartelloni pubblicitari sponsorizzano il 3DS, mentre una coda tutt’altro che indifferente comincia ad accalcarsi all’ingresso. Fortunatamente i blogger godono di una corsia preferenziale.
L’interno del locale è vuoto, e permette a me e altri blogger di prenderci tutto il tempo necessario a godere dell’ambiente e guardare con calma il dispositivo. I “pezzi grossi” ci tengono che vediamo tutto il possibile prima che arrivi la ressa, e questo mi permette di prendermi tutto il tempo con le simpatiche hostess a corda che tengono legato in vita un 3DS (proprio come all’E3 dello scorso anno).
Le console abbondano, divise in quattro stand dove sono disponibili alcuni titoli di prova (pochi dei quali saranno poi disponibili al lancio) e due lunghi tavoli bianchi ben illuminati sono a disposizione per chi voglia testare le funzionalità di Augmented Reality.
Proprio da una delle ragazze ricevo tra le mani per la prima volta il 3DS. E il form factor non è una sorpresa, è lo stesso che abbiamo già visto precedentemente. Il device sembra leggero, anche se è difficile dirlo con precisione visto che nemmeno uno era scollegato da una base o una ragazza. Si tiene comodamente in una sola mano, e la finitura ricorda un po’ il DS ciccio. Sotto l’aspetto prettamente estetico penso che Nintendo potesse fare di meglio, ma tra qualche mese sono convinto vedremo la versione Lite del 3DS (dove tutte le pecche di design saranno risolte).
La ragazza insiste per mostrarmi alcune feature basilari del 3DS. Un rapido viaggio nel menu di sistema permette già di vedere, nello schermo superiore, l’effetto strereoscopico. E credetemi, è il genere di cosa alla quale non si crede finché non la si vede. Ma questo è solo un assaggio. Qualche menu, una foto in 3D, ma è troppo buio perché il piccolo sensore della console possa scattare qualcosa di decente.
Presto mi libero, fiondandomi nella zona calda. Prendo in mano il 3DS con Ocarina of Time 3D.
È il solito gioco che Nintendo riesce a riproporre periodicamente guadagnandoci sopra. Prima riedito con Wind Waker, poi venduto per Wii tramite Digital Delivery, e ora su 3DS. Il gioco sarà lo stesso (inclusa la grafica, che ovviamente la console non ha problemi a gestire, considerati gli anni che sono passati dal Nintendo 64) ma giocarlo in 3D è tutta un’altra cosa, soprattutto negli ampi spazi aperti del villaggio Kokiri. Eppure c’è ancora qualcosa che manca.
Mi sposto verso Kid Icarus, e qui si vede, invece, con quanta attenzione il gioco sia stato sviluppato per rendere al meglio l’effetto stereoscopico. Due livelli di prova, uno dei quali completamente in volo, offrono effetti di profondità stupefacenti. Il primo boss che si incontra, sbucando dalle nuove, sembra essere 50 centimetri dentro lo schermo. Viene quasi voglia di infilarci dentro la mano, come viene istintivo sfiorare il muso del gatto di Nintendogs & Cats, che mentre ti fissa sembra davvero uscire dallo schermo.
Non ci sono dubbi che sia lo schermo 3D il vero cuore della console, e non ci sono dubbi che la qualità dell’effetto sia ottima. Forse, anche se non so descrivere come, diversa da quella che si prova in un cinema, ma ve lo dice uno che porta gli occhiali: il 3D del 3DS non lo avete mai visto prima. Pulito, nitido, senza filtri, è qualcosa di spettacolare.
Peccato per la mancanza di Metal Gear Solid 3DS, che le recensioni d’oltreoceano dell’E3 indicavano come una delle più spettacolari demo tecniche per la console. Pare che dovremo aspettare l’uscita per goderci serpenti e sterpaglie in tre dimensioni.
Tra gli altri titoli disponibili in prova degno di nota Dead Or Alive, dalla grafica veramente impressionante. Proprio su questo ho notato il salto di framerate disattivando la visione in 3D. Eliminando totalmente l’effetto (spostando lo slider presente vicino al display verso il basso) il gioco passava a 60 fps, quando doveva accontentarsi di 30 fps per occhio in visione stereoscopica.
Avrei voluto avere l’opportunità di giocare più approfonditamente con la doppia fotocamera presente sul retro del 3DS, che permette di scattare fotografie in tre dimensioni, ma il locale era veramente troppo buio.
In compenso ho avuto modo di provare l’Augmented Reality. Interessante e davvero immersiva, anche se risulta difficile mantenere la console nella posizione corretta per visualizzare l’effetto 3D mentre ci si sposta attorno alla carta necessaria al 3DS per riconoscere la posizione del tavolo su cui è appoggiata rispetto alla console.
Per visualizzare l’effetto 3D è infatti necessario essere perfettamente perpendicolari allo schermo. Un piccolo spostamento del device fa perdere l’effetto, trasformando l’immagine sullo schermo in qualcosa di sfocato, fino a duplicare le immagini quando visionate ad un angolo maggiore. Anche la distanza dal display gioca un ruolo importante, e ci è voluto qualche istante per capire che 30-40 cm sono forse la distanza ottimale per evitare che ai bordi dello schermo si verifichi lo “sdoppiamento” anche quando si è allineati al display.
Ad ogni modo già dopo qualche minuto di utilizzo viene naturale impugnare il device nel modo migliore.
Detto ciò il resto è noto: uno slot per SD (è fornita una da 2GB nella confezione), wireless attivabile (che permette tra l’altro di condividere informazioni e dati con altri utenti che hanno un 3DS in stand-by in tasca con il Wi-Fi attivato), pennino metallico allungabile (decisamente più comodo da stringere in mano di quello del DS o del DS Lite) e uno stick analogico che ha superato la prova sensibilità con PES.
Ma è ad una domanda che, secondo me, bisogna trovare risposta ora: vale la pena comprare il Nintendo 3DS al lancio? La risposta dipende da voi. La console è interessante, decisamente interessante. Lo schermo rappresenta una innovazione e sono curioso di vedere come risponderà Sony, mentre lo stick analogico aggiunge quella dose di controllo che al vecchio DS mancava. Che non sia lo schermo a tenervi lontani dall’acquisto, vi invito anzi a testarlo per rendervi conto di quanto sia impressionante.
Il problema credo sia la line-up del lancio, che oltre ad uno Street Fighter IV non vanta nulla di particolarmente eccezionale, anche se Nintendo promette: entro pochi mesi vedremo Link, Snake, Fox McCloud, Kid Icarus e tanti altri titoli di primo piano.
Se devo essere sincero fino a ieri sera non ero sicuro di voler prendere a breve il 3DS. Oggi so che non appena sarà disponibile qualche titolo degno di interesse sarà mio.
Fabio 16 Marzo 2011 il 14:25
porca trota io ci dovevo venire li solo che per quelli stupiti della nintendo 15 anni non sono abbastanza mentre con 3 in piu’ va bene. ma per favore