Non è facile dare un giudizio su un gioco come Duke Nukem Forever, il nuovo gioco del Duca deve essere giudicato in maniera diversa rispetto agli FPS moderni, DNF non ha niente a che vedere con Call Of Duty, Battlefield o Medal Of Honor, assolutamente, scordatevi questi titoli, se volete apprezzare Duke Nukem Forever.
Dopo 14 anni (il gioco è stato annunciato nel 1997) e mille traversie, il lavoro iniziato da 3D Realms è stato portato a termine da Gearbox Software (famosi per la serie Brothers In Arms), riportare in vita il Duca non era un compito semplice, ma Randy Pitchford ed il suo team hanno fatto un vero miracolo.
Grafica e sonoro
A livello grafico, Duke Nukem Forever risente ovviamente dei ciclopici tempi di sviluppo, il gioco ha cambiato motore un numero infinito di volte, il risultato finale è sicuramente ottimo, anche se non strepitoso. Le ambientazioni sanno di già visto, mentre il Duca, i nemici e in particolare i boss finali meritano una menzione d’onore.
Va meglio invece per quanto riguarda il sonoro, ottimo in particolare in doppiaggio in italiano, le frasi più “scabrose” e volgari non sono censurate e questo è sicuramente da apprezzare. La colonna sonora è aggressiva, con brani hard-rock tipicamente anni 90, sicuramente una scelta del genere farà piacere ai nostalgici.
Giocabilita’ e longevita’
Duke Nukem Forever è uno sparatutto non convenzionale, erede diretto di Duke Nukem 3D, sul mercato attuale non esistono giochi simili a Forever, se escludiamo, forse Bulletstorm e l’imminente Serious Sam 3. La trama è solo un pretesto per sparare (gli alieni hanno invaso la terra, il Duca deve rispedirli sul loro pianeta), il gameplay è quello tipico di un FPS, arricchito però da tanti piccoli tocchi di classe. L’interazione con l’ambiente è totale, Duke può spaccare tutto, allenarsi in palestra, bere le birre nel frigo, ammirarsi allo specchio, addirittura farsi un pisolino o sbrigare pratiche sessuali con avvenenti ragazze. Non ci sono veramente limiti a quello che possiamo fare ed anzi, questo è forse il maggior pregio del gioco, la totale libertà concessa al giocatore, cosa sempre più rara negli sparatutto in prima persona.
La longevità è ottima, la campagna single-player è discretamente lunga (10/12 ore), ma in realtà passeremo ore ad allenarci in palestra oppure a giocare a flipper, credetemi, succederà. Duke Nukem Forever vi terrà incollati al video per non meno di 30/40 ore, garantito.
Sistema di controllo
La versione provata è quella per Xbox 360, come detto più volte, il joypad della console Microsoft si dimostra perfetto per gli sparatutto in prima persona, i controlli di base sono ben calibrati, in ogni caso possiamo personalizzare a piacimento le funzioni di tutti i tasti. Inutile dire che, almeno su PC, la configurazione ideale è quella classica con mouse e tastiera.
Giudizio finale
Duke Nukem Forever è un gioco retrò, un titolo che sembra uscito direttamente dal 1999, ma questo non è necessariamente un male, anzi. DNF è semplicementre un gioco che merita di essere provato, non è un capolavoro, di certo però gli amanti del Duca lo ameranno alla follia, si tratta di un titolo che entrerà nella storia dei videogiochi, senza dubbio.
Io personalmente promuovo il gioco a pieni voti, in più vi consiglio di acquistare la Balls Of Steel Edition, edizione limitata che contiene un busto del Duca (spettacolare), un artbook, due dadi, un mazzo di carte, due chips con il logo del Duca, un fumetto, un adesivo ed un papercraft da ritagliare, il tutto corredato da certificato di autenticità numero e firmato da Duke Nukem.
Fabio 12 Giugno 2011 il 19:26
questo è un gioco da 5 e ve lo dice uno che ha aspettato per tanto tempo l’uscita di questo gioco. ho comprato pure la limited e poi…… delusoione spero mi diamo 40 $ al gamestop
Davide Leoni 13 Giugno 2011 il 11:27
Fabio, ti assicuro che non è stato facile recensire Duke Nukem Forever. Per quello che rappresenta, meriterebbe 10 a priori.
Ma Forever non è un gioco perfetto, non vuole esserlo. Il gameplay è indietro di 12 anni, ed anche tecnicamente non è proprio lo stato dell’arte.
Bisogna prenderlo per quello che è, un gioco retrò, un FPS uscito con un ritardo mostruoso. Il gameplay è vecchia scuola, Forever non concede nulla al giocatore “moderno”, non è Crysis, non è Medal Of Honor, non è Call Of Duty.
E’ Duke Nukem, semplicemente. E in questo senso il 9 finale, credimi, è ampiamente meritato. E’ un gioco che ha spaccato in due critica e giocatori, chi lo ama e chi lo odia alla follia, senza mezzi termini.