Dopo l’attacco informatico di metà aprile, che ha disattivato per più di un mese i servizi del PlayStation Network, il 90% degli utenti precedentemente iscritti sono tornati regolarmente online, come ha annunciato Jack Tretton, presidente di Sony Computer Entertainment of America durante un’intervista concessa al “The New York Times“.
Tretton specifica dunque che il 90% dei 70 milioni di utenti iscritti al PlayStation Network prima della metà di aprile sono tornati ad utilizzare il servizio, a testimonianza della grande fiducia riposta nei confronti di Sony nonostante tutto. La società si aspetta inoltre che nuovi utenti andranno ad aumentare notevolmente il numero di utenti sul PlayStation Network.
Purtroppo, nonostante sia passato già diverso tempo, Sony non ha ancora idea di chi sia il vero responsabile dietro l’attacco informatico, il quale, oltre ad un grave disservizio, ha anche messo in pericolo i dati personali degli iscritti, numeri di carte di credito compresi. “No, non abbiamo ancora idea di chi abbia compiuto l’incursione”, ha detto a domanda specifica.
Inizialmente le voci dicevano che fosse opera del gruppo Anonymous, il quale minacciò peraltro Sony questa “colpevole” di essersi accanita troppo con il giovanissimo hacker GeoHot, autore del famoso jailbreak che ha dato il via alle modifiche pirata su PlayStation 3.
Si è pensato poi al famoso gruppo di cracker LulzSec, che peraltro si sta rendendo protagonisti di diversi attacchi nell’ultimo periodo, comprendendo la divisione dedicata al cinema della stessa Sony, con il furto di dati personali degli utenti, Nintendo, Bethesda e addirittura una società sussidiaria dell’FBI ed il portale web ufficiale del Senato degli Stati Uniti. In quest’ultimo caso tuttavia l’attacco è risultato piuttosto fallimentare, poiché lo staff specializzato in Information Technology del Senato è riuscito ad individuare immediatamente la breccia e risolvere in un battibaleno. Peraltro, il sito è realizzato con una struttura difficilmente penetrabile, cosa che ha creato più di qualche grattacapo ai pirati informatici.