Tutti i film tratti da videogiochi sono pessimi. Vero, tristemente vero nella maggior parte (quasi totalità) dei casi. Tuttavia, ogni tanto spunta qualche perla che riesce a distinguersi dalla mediocrità generale che purtroppo contraddistingue le produzioni cinematografiche ispirate a prodotti dell’intrattenimento elettronico.
Portal: No Escape è “soltanto” un corto della durata di sette minuti, ma rientra perfettamente nelle categoria di videogiochi che, effettivamente, sarebbe interessante vedere trasformati in pellicole cinematografiche viste le indubbie potenzialità mostrate da suddetto cortometraggio scritto e diretto dal regista Dan Trachtenberg.
Ispirato all’omonimo capolavoro firmato Valve, Portal: No Escape presenta l’attrice Danielle Rayne (General Hospital, Without A Trace, Law and Order) nei panni della protagonista Chell, cavia da laboratorio nella quale si calano i giocatori nei due episodi finora disponibili della serie.
Tutti gli ingredienti che hanno fatto la fortuna di Portal sono presenti: una minuscola cella, un risveglio misterioso e la celebre Portal Gun che permette di aprire portali di entrata ed uscita in qualunque zona dell’ambiente. Forse manca quell’humour nero donato soprattutto dalla figura di Glados che ha permesso al titolo di conquistare i videogiocatori anche da un punto di vista artistico, oltre che quello ludico, ed è probabilmente l’unico vero difetto di un corto comunque di ottima fattura.
Nonostante il cortometraggio duri soltanto sette minuti, il regista spiega che i tempi di lavorazione hanno richiesto circa un anno e mezzo. E il risultato si vede a prima vista. Ottima fotografia, grande interpretazione da parte dell’attrice, buona colonna sonora (composta da Mike Zarin) e soprattutto eccellenti effetti speciali, che sembrano usciti da una produzione hollywoodiana di primo livello destinata al mercato cinematografico.
Il corto potete visualizzarlo nel filmato seguente. Consigliamo caldamente di guardarlo alla risoluzione massima, 1080p, in Full HD per apprezzare meglio l’egregio lavoro tecnico svolto su un corto che è già diventato un culto presso gli amanti dell’industria dell’intrattenimento digitale.