“Siamo ancora in una fase iniziale di progettazione”, risponde così Ken Levine a chi gli chiede a che stato sono i lavori del capitolo per PlayStation Vita del franchise di Bioshock, che si prepara anche al terzo episodio, Infinite, previsto per il 2012 su PC, PlayStation 3 Xbox 360.
Levine ha precisato inoltre un paio di cose molto importanti: prima di tutto, l’episodio per Vita non sarà un porting di quello per console, né di uno dei due precedenti episodi. Secondo, strettamente correlato al primo dettaglio, si cercherà di fare qualcosa di unico per il franchise e per la console portatile.
“Realizzare un porting? Non è l’obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo pensato a Bioshock su PlayStation Vita. Certo, le cose potrebbero cambiare, ma vogliamo che la console possa esprimere la propria voce anche per questo franchise, cosa che non potrebbe accadere se ci limitassimo a portare un episodio già esistente su altre piattaforme”, ha spiegato.
Una frecciata ai tanti porting già annunciati per l’handheld Sony? “Non voglio deridere altri sviluppatori, ma penso che ci sia spazio per ogni tipo di gioco e ogni tipo di approccio. Mi piacerebbe giocare Bioshock come lo conosciamo su PlayStation Vita, ma preferirei fare qualcosa che assomigli più ad un esperimento. Qualcosa di differente, unico per il franchise”.
L’altra questione è sapere se il progetto sarà effettivamente gestito dagli studi principali di Irrational Games o sarà commissionato a sviluppatori esterni seppur con la supervisione di Levine. “Abbiamo una media Metacritic elevata. Qualcosa come l’88 o 89 percento. Ci teniamo quindi a fare le cose per bene, e capire come questo episodio possa integrarsi alla perfezione nel franchise. Abbiamo fatto assunzioni, è vero, ma le risorse non sono mai abbastanza. Collaborazione con altri studi? Probabile, vedremo”.
Questioni delicate per un progetto che deve ancora ufficialmente partita. Probabilmente, solo dopo l’uscita di Bioshock: Infinite potremo capire qualcosa di più su Bioshock per PlayStation Vita.