Nuovo attacco, o per meglio dire, una nuova ricerca discutibile sull’effetto che hanno i videogiochi verso i gamer più incalliti e appassionati.
La versione online del famoso quotidiano “La Repubblica” riporta infatti il risultato di un’analisi condotta dagli studi Continental secondo la quale i videogiochi di guida alimenterebbero la guida spericolata presso i videogiocatori, rendendoli potenzialmente pericolosi sull’asfalto. Ecco perché.
Chi gioca sistematicamente con videogiochi e simulatori di guida è a maggior rischio di incidenti nella guida reale. Infatti risulta che chi usa videogames di carattere motoristico sportivo aventi per oggetto gare o inseguimenti tra autovetture ha maggiori probabilità di incidenti, di passaggi col semaforo rosso e di danni per manovre sbagliate nell’uso quotidiano del mezzo: più degli altri, questi automobilisti guidano in maniera spregiudicata e spericolata, sono collerici al volante e vengono frequentemente fermati dalle forze di polizia
Si legge così in un estratto della ricerca. Le statistiche raccolte del resto parlano chiaro: i giocatori incalliti presi in esame dalla ricerca sono stati fermati il 22% delle volte, contro il 13% di chi non fa abituale uso, se non assolutamente nullo, delle console. Secondo Continental, i gamer sono più abituati a essere trasgressivi, utilizzando il cellulare in fase di guida, passando con il rosso o guidando con una mano. Il 22% inoltre ha colpito ostacoli fissi durante il parcheggio, il 44% ha corso rischi evitabili e il 45% ha ammesso di aver preso parte a una gara su strada pubblica.
I ricercatori sostengono insomma che gli appassionati di videogiochi hanno l’abitudine di replicare su strada quanto fatto su console, mettendo in pericolo la loro vita e quella degli altri. Ma sarà davvero questo il motivo o l’industria dell’intrattenimento elettronico è ancora il capro espiatorio di un problema che ha radici ben più profonde? Siamo sicuri che l’abitudine di correre su strada, usare il cellulare mentre si guida, passare con il rosso, effettuare manovre spericolate e molto altro ancora sia una prerogativa dei videogiocatori? Noi non ne saremmo tanto convinti.
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