Xbox One, clamoroso diètro frónt: rimossi check online e restrizioni sui giochi usati

di Redazione 1

Uno dei più grandi diètro frónt della storia videoludica. Non bisogna fare un grosso sforzo di fantasia per definire la scelta di Microsoft, che ha deciso di incassare le critiche degli utenti e rivedere pesantemente le politiche dei DRM precedentemente adottate per Xbox One. Le novità sono quelle che avremmo voluto sentire sin dal reveal della console: nessun check online ogni 24 ore e nessuna restrizione particolare sui giochi usati.

In base a quanto si legge in un comunicato diramato da Microsoft nelle scorse ore, non sarà richiesta una connessione Internet per giocare ai giochi di Xbox One, eccetto che per una procedura di autenticazione da effettuare durante il setup iniziale della console
Viene così rimosso il tanto discusso obbligo di autenticazione ogni 24 ore e diventa possibile giocare senza restrizioni. Proprio come accade con Xbox 360, che all’occorrenza si può mettere in valigia e portare anche in luoghi sprovvisti di una connessione Internet fissa.

Rientra nella scia della current-gen anche la gestione dei giochi usati, per la quale scompaiono i limiti annunciati in precedenza (impossibilità di cedere il gioco più di una volta e prestito limitato solo agli utenti amici su Xbox Live) e torna tutto come prima: permuta, prestito, rivendita, dono e noleggio su disco liberi.

Oltre a tutte queste belle cose, Microsoft ha confermato anche l’assenza di restrizioni regionali per i giochi Xbox One e la possibilità di acquistare tutti i nuovi titoli in via digitale, tramite Xbox Live, sin dal day one.

Possiamo dirlo. Una volta tanto, abbiamo vinto noi: gli utenti. Certo, Microsoft non ne esce benissimo in termini di coerenza ma, che dire, meglio un’azienda che segue (seppur controvoglia) i feedback degli utenti piuttosto che una cementata sulle proprie, errate, certezze.
Sarà contento anche Miyamoto… i vertici Sony, invece, dubitiamo abbiano stappato bottiglie di champagne.

[Kotaku]

Commenti (1)

  1. Decisione più che normale quella di Microsoft.

    La cosa inquietante invece sono le decine di commenti sui vari siti e blog a favore della politica “ludico-carceraria” precedente.

    C’era pure chi, offuscato dal più bieco fanboysmo, plaudiva alle assurde restrizioni snocciolate con la massima noncuranza se non addirittura disprezzo fino a poco fa, come fossero sensate e condivisibili o addirittura giuste per il bene della ditta e ininfluenti per gli utenti.

    Della serie Tafazi era un dilettante! 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>