Sarà perché si svolgono soltanto ogni 4 anni e quindi impieghiamo molto tempo ad attendere di nuovo le stesse emozioni e le stesse forti sensazioni di agonismo e di voglia di partecipare che ogni volta che giunge di nuovo il loro momento ci troviamo il cuore in fibrillazione pronti a sostenere delle vere e proprie maratone televisive per non perdere nemmeno un momento della serie di competizioni che compongono la manifestazione.
Stiamo chiaramente parlando delle Olimpiadi, quella serie di giochi che ogni quattro anni si svolge in un luogo ogni volta diverso e che tiene incollati milioni di spettatori alle tv per seguire di volta in volta le varie discipline in cui tifare per la nostra nazione e portare a casa quanti più ori possibili. Se sforzerete un po’ la memoria, ricorderete che nell’ormai lontanuccio 1996 le Olimpiadi si svolsero ad Atlanta e ci fu un personaggio particolare ad invitarci a guardarle.
Il protagonista in questione prese il nome di Izzy, e rappresentava una simpatica mascotte con cui vennero presentati i giochi olimpici di quell’anno. Non si sa bene che tipo di personaggio fosse visto che si trattava di un piccolo eroe creato in computer grafica con delle fattezze parecchio strane, tanto che il suo nome non è nient’altri che un diminutivo di Whatizit che vuol dire più o meno “Che cos’è?”!
Il mondo dei videogiochi quell’anno non si limitò a guardare i giochi olimpici e a lanciare sul mercato una versione videoludica degli stessi, ma promozionò un platform inserendo come protagonista proprio Izzy. Il titolo fu Izzy’s Quest fot the Olympic Rings e la nostra mascotte aveva il compito di recuperare gli anelli olimpici in un gioco del tutto simile ai classici di Super Mario. Se non altro era un modo di vivere le Olimpiadi senza dover per forza optare per un gioco sportivo.