Gunpei Yokoi è un nome che tutti gli appassionati di videogiochi dovrebbero conoscere. Una figura leggendaria che ha aiutato a creare il mito Nintendo.
Il geniale game designer ha lavorato per Nintendo dal 1965 al 1996, una carriera trentennale che difficilmente sarà possibile ripetere. Andiamo alla scoperta del genio di Kyoto.
Gunpei nasce nel 1941, appassionato di elettronica, nel 1965 viene assunto da Nintendo (conosciuta ancora come Hanafuda) come responsabile delle macchine utilizzate per assemblare carte da gioco. Nel tempo libero, Yokoi progetta giocattoli che diventeranno poi vere e proprie hit commerciali, vendendo milioni di pezzi solo in Giappone, pensiamo ad esempio a Ultra Hand (un semplice braccio meccanico) o Love Tester (un apparecchio che misura il “livello di amore” tra due persone), giochi desiderati da tutti i bambini giapponesi.
Hiroshi Yamauchi (ex presidente Nintendo, rimasto in carica fino alla nomina di Satoru Iwata nel 2002) nota in Yokoi la persona giusta per far entrare l’azienda nel mercato dei videogiochi. Il nostro eroe da così vita ai Game & Watch (la serie è andata avanti fino al 1991), prima di prendere sotto la sua ala protettiva un altro talento, Shigeru Miyamoto. Proprio il papà di Mario ha più volte dichiarato che la sua carriera si sarebbe interrotta ben presto senza il supporto di Yokoi.
Insieme i due danno vita a Donkey Kong (1981), primo arcade di successo della storia Nintendo, lo stesso Yokoi aiuta Miyamoto a creare il personaggio di Super Mario. Sempre a metà degli anni 80, il progettista giapponese crea giochi come Ice Climber, Kid Icarus e Metroid.
Ma la creatura più famosa di Gunpei è senza dubbio il Game Boy. Non si tratta della prima console portatile in assoluto (in precedenza Mattel aveva lanciato il MicroVision, con scarso successo), tuttavia il piccolo Game Boy sbaraglia la concorrenza fino a diventare la console portatile più venduta di tutti i tempi.
Dopo essersi dedicato a Super Metroid (uno dei migliori giochi di tutti i tempi), Gunpei Yokoi si lancia in una nuova sfida (portare il 3D nei videogiochi) e crea il Virtual Boy, unica vera console fallimentare di casa Nintendo. A seguito del flop del VB, l’ingegnere nipponico termina la sua carriera in Nintendo, lascia l’azienda il 15 agosto del 1996 ma non perde tempo e fonda subito una sua compagnia, denominata Koto.
Il primo lavoro di Koto (per conto di Bandai) è la progettazione di una nuova console portatile. Purtroppo Yokoi perderà la vita il 4 ottobre 1997 a causa di un incidente stradale. La sua ultima creatura vedrà la luce l’anno successivo con il nome di WonderSwan…
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