Più volte abbiamo affrontato l’argomento e più volte abbiamo notato quanto la passione per i videogiochi non sia per nulla vista di buon occhio dalle persone comuni che non conoscono quest’interesse tecnologico, a meno che non venga rappresentato semplicemente da una pallina gialla con tanto di enorme bocca pronta a masticare sferette gialle e fantasmini colorati e che consumi le voglie dei giocatori in una manciata di minuti.
Quelli messi maggiormente sotto accusa sono i videogiochi che implicano in qualche modo un certo livello di violenza, permettono a ferite laceranti di sanguinare in modo anche piuttosto realistico e soprattutto mettono in dotazione virtualmente, al giocatore di turno, delle armi praticamente identiche alle controparti reali. Videogioco violento = violenza nella realtà, è questo che diranno in molti dopo alcune informazioni trapelate dal terribile attentato ad Oslo di un paio di giorni fa.
Il carnefice che ha tolto la vita a più di ottanta studenti nell’isolotto scandinavo infatti è su tutte le pagine dei giornali per il suo gesto abilmente meditato e terribilmente crudele, ma in molti sicuramente penseranno che la colpa di questo gesto atroce che ha distrutto moltissime famiglie, è, quanto meno in parte, da imputare anche al tipo di videogames che l’uomo adorava e che probabilmente gli hanno permesso di compiere questa tragedia.
I giochi incriminati sono Call of Duty e World of Warcraft, due titoli che sono nell’olimpo del videogioco e che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo grazie ai vari capitoli delle rispettive saghe, ma l’uso di svariate armi e la premeditazione per alcune missioni sono tristemente simili al modo di agire che ha avuto il vichingo omicida. Ci dobbiamo aspettare una nuova crociata contro i videogames o capiranno che tutto è successo per la semplice pazzia dell’uomo?
Sansa 25 Luglio 2011 il 08:30
Sinceramente stavo contando le ore, era scontato che avrebbero dato la colpa ai videogiochi anche questa volta, come ogni volta che un uomo “normale” compie atti del genere.
Alla fine l’ignoranza prenderà il sopravvento anche questa volta, e ci ritroveremo per l’ennesima volta considerati delle bombe pronte a scoppiare solo perchè il pazzo qui sopra aveva qualche videogioco in casa…
Gab 25 Luglio 2011 il 09:31
Madonna che pallxe sta storia .
Ogni volta è colpa dei videogiochi. Ma non sarebbe meglio chiudere in un manicomio sti pazzi?? E DA UNA VITA CHE VIDEOGIOCO , MA NON HO SINTOMI DI VIOLENZA O PAZZIA LEGATI AD ESSI.. COME LA METTIAMO?? IGNORANTI!!
Edoardo Ullo 25 Luglio 2011 il 10:11
Ne ha parlato ieri in prima serata il TG1 che, a torto o a ragione, è il telegiornale più seguito d’Italia.
Credo che ci sia da aspettarsi una nuova crociata o quantomeno controlli ancora più seri. Ciò che non dicono è che come si dice giustamente nel pezzo, che i giochi citati dal folle attentatore, sono giocati da milioni di persone e purtroppo, un folle nel mazzo spunta sempre. Il problema è educare al videogioco. C’è troppa, troppa, ignoranza. Per quanto mi riguarda è giusto controllare i giochi ma non bisogna demonizzarli. Spero che col tempo si trovi una via praticabile anche se personalmente non penso che questi casi (per fortuna sporadici) si possano prevenire.
Le stragi, purtroppo, sono sempre esistite e ci sono sempre quotidianamente in tutto il mondo. Non è certo mica colpa dei videogiochi.
dyprex 25 Luglio 2011 il 10:54
allora….partiamo col presupposto che sono cresciuto con doom,che ho continuato con serius sam,e che da piccolo giocavo spesso a gta2…
sono una delle persone piu calme,pacifiche e tolleranti che incontrerete mai,certo,eccetto se fate resuscitare il nostro papa passato o se chiedete udienza al dahlailama
i viedogiochi non plasmano la mente della gente,e se lo fanno,non così
sapete perche questo tipo giocava a cod e wow?
wow è indubbiamente il gioco online migliore del mondo,se ci giocava non è perche è un malato mentale,ma perche è un giocatore
cod,stessa ragione,però,essendo psicologicamente “diverso” gli serviva sia come sfogo che come gioco
i videogiochi non ti fanno impazzire così,al massimo ti fanno sfogare
se non fosse stato per cod probabilmente avrebbe fatto prima questa strage
Sansa 25 Luglio 2011 il 11:17
appunto perchè sono giocati da milioni di giocatori che non hanno senso queste accuse, è come se ogni volta che muore qualcuno accoltellato si desse la colpa ai produttori di coltelli e si facessero crociate contro chi usa i coltelli invece della rotella per tagliare la pizza….assurdo…
Gaetano Cutri 25 Luglio 2011 il 13:10
Ragazzi, avete tutti più che ragione, ma purtroppo le convinzioni generali sui videogiochi violenti son sempre quelle..