Carlo Lucarelli è sicuramente un nome famoso. C’è chi lo conosce come regista dell’interessante “Almost Blue”, film di qualche annetto fa che ha sconvolto non poco il classico filone della pellicola tipicamente italiana con un thriller mozzafiato, qualcuno in più lo conoscerà forse per i molti libri pubblicati, tutti sotto il segno del giallo e dell’intrigo. Ma c’è anche chi l’ha seguito in televisione, ascoltando le sue storie sempre velate di mistero.
Insomma Carlo Lucarelli è un personaggio dalle mille sfaccettature, ma a quanto pare molto preso potremo vederlo ancora in un’altra veste decisamente innovativa. Già da tempo rappresenta la figura più importante della Bottega Finzioni, un laboratorio di narrazione e di scrittura bolognese molto quotato e molto frequentato, e proprio questa struttura si interesserà a partire dal prossimo anno, anche della nostra più grande passione.
Lucarelli pare abbia scoperto solo da adulto il divertimento videoludico, preferendo dedicarsi a sparatutto e giochi di strategia, due generi che effettivamente intrigano anche per la trama di fondo, per la scoperta di cosa accadrà nello step successivo. L’incontro con questo nuovo mondo ha aperto gli occhi allo scrittore che ha deciso di affrontare una nuova sfida aprendo il primo laboratorio italiano di sceneggiatura di videogiochi.
In barba a chi pensa che solo una grafica coi fiocchi fa bello un gioco, Lucarelli si focalizza sull’importanza della trama. Il 3 dicembre si chiuderanno le selezioni, valide per tutti senza distinzione di curriculum o età, per poi far partire i colloqui e gli incontri che offriranno quindi la scelta di 200 persone che andranno a formare la scuola. Tra i primi progetti pare ci sia già un gioco di ruolo moderno sulla mafia: insomma ce ne sarà da leccarsi i baffi!
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