C’è chi utilizza i videogiochi come forma di intrattenimento prettamente dedicata al relax quotidiano, ad una piccola manciata di minuti semmai, ma adattissimi a riequilibrarsi dopo un’intensa giornata di studio, chini sui libri ad imparare nozioni complicate, oppure dopo ore interminabili di lavoro tra scrivania zeppe di scartoffie e arretrati che non riescono mai ad essere smaltiti anche dopo alcuni straordinari.
Incredibile come siano differenti i giocatori per quanto riguarda il modo di fruizione dell’intrattenimento videoludico, e lo stesso mondo del videogioco non delude le aspettative presentando un’ottima varietà di situazioni e di titoli che possano essere adatti esattamente ad ogni esigenza. C’è il ragazzino giovane che ricerca magari i titoli più cartooneschi e magari dedicati a personaggi di punta dei fumetti e dei cartoni animati.
Ma c’è anche il giocatore un po’ più adulto che non vede l’ora di impegnarsi in qualcosa anche di complesso come può essere un gioco di ruolo. Tra gli adulti, ma non solo in realtà, c’è anche chi apprezza quella sferzata di violenza tanto criticata da chi punta solitamente il dito contro il mercato videoludico, ma che riesce ad offrire tanta soddisfazione incontro dopo incontro, battaglia dopo battaglia. Un nuovo titolo appartenente a questo schieramento vedrà presto la luce.
Si tratta di Hunted, un gioco che viene proposto dalla Bathesda, nota casa di sviluppo che ha regalato ai giocatori titoli come The Elder Scrolls, tanto per citarne uno su tutti, e che si farà notare in special modo per il livello di violenza che caratterizzerà gli scontri di cui saremo protagonisti. Orde di goblin dovranno essere trucidati e decapitati come forse quasi nessun videogioco ci ha permesso di fare prima. Assetati di sangue, pronti a drizzare le antenne?
Commenti (1)