Immergerci nelle atmosfere di un videogioco che possiede una trama capace di suscitare invidia persino ad un film cinematografico è sicuramente uno dei piccoli piaceri della vita di un giocatore accanito. Ed è ancora più piacevole farlo in compagnia della copia di un nuovo survival horror capace di farci saltare dalla sedia con tutte le trovate dei sadici programmatori che le pensano davvero tutte per renderci sensibili ad ogni minimo scatto di nervi.
Abbiamo avuto a che fare con zombie nati dalla presenza di un misterioso virus, abbiamo conosciuto fantasmi intrappolati in magioni orientali cupe quanto affascinanti, ed abbiamo anche vagato per alcuni villaggi apparentemente disabitati ma in realtà abitati da creature tutt’altro che amichevoli. Quest’anno però i possessori di una Xbox 360 hanno avuto la possibilità anche di immergersi nell’apparente trama di un libro.
Il gioco che ci metteva nei panni di uno scrittore che, malcapitatamente aveva la sfortuna di ritrovarsi in balia di alcuni personaggi del suo racconto e con il compito di ritrovare la fidanzata scomparsa, è stato Alan Wake, una delle punte di diamante tra le uscite del 2010 che rappresenta anche uno dei giochi più ammirati per la console casalinga della Microsoft. Il tutto è nato grazie ad un lavoro della Remedy Entertainment che ora cerca di ampliare il suo staff.
Ciò che serve alla Remedy è un programmatore esperto in motion technology ovvero ciò che serve per utilizzare Kinect, il rivoluzionario sistema di controllo da poco arrivato anche qui da noi. Sono soltanto voci di corridoio quelle che iniziano a farsi sempre più insistenti, ma si pensa che la Remedy stia cercando questa nuova figura per creare Alan Wake 2 e renderlo giocabile anche attraverso Kinect. Bufala o realtà? Lo scopriremo presto.
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