Dopo un ottimo spin-off (Halo Reach) ed il remake HD di Combat Evolved finalmente mettiamo le mani sul quarto capitolo “ufficiale” delle avventure di Master Chief. Con Halo 4 Microsoft da il via ad una nuova trilogia destinata a proseguire anche sul successore di Xbox 360. Siete pronti per scoprire pregi e difetti del nuovo Halo? Vi aspettiamo dopo il salto.
Grafica e sonoro
La next-gen inizia qui. Parole forti, mi rendo conto, eppure le cose stanno esattamente così, Halo 4 è quanto di più vicino ci sia oggi ad un gioco di nuova generazione, sotto il profilo strettamente tecnico. E badate bene, non sto esagerando, visto che erano in molti a credere che il video gameplay mostrato allo scorso E3 di Los Angeles riguardasse una versione del gioco per la nuova Xbox.
La qualità degli FMV è strepitosa, parliamo di livelli altissimi e probabilmente irraggiungibili per qualsiasi altro titolo per le attuali piattaforme. Facile parlare di filmati precalcolati, direte voi, invece no, perché Halo 4 stupisce anche durante le fasi di gioco.
Le ambientazioni sono ricchissime di dettagli, con un orizzonte praticamente sterminato, la varietà degli esterni è impressionante (notevole in particolare l’effetto dell’acqua in movimento), mentre gli interni risultano, se possibile, ancora più convincenti, con un effetto “metallico” assolutamente degno di nota.
Il design dei personaggi e dei nemici forse non è particolarmente originale, certo l’armatura di Master Chief è stata ridisegnata (in particolare il casco è completamente diverso rispetto al passato) ed i cambiamenti sono assolutamente positivi, mentre gli antagonisti non risultano così innovativi.
Dopo questo lungo capitolo dedicato alla grafica, passiamo al sonoro. Iniziamo subito a dire che, fortunatamente, anche in Halo 4 Master Chief è doppiato dal bravissimo Giorgio Melazzi, noto tra l’altro anche per aver prestato la sua splendida voce a Max Payne, oltre che per le apparizioni in TV e a teatro.
Oltre al doppiaggio (comprensibilmente nella nostra lingua) da segnalare anche l’ottima colonna sonora, composta da musiche particolarmente adatte all’atmosfera del gioco.
Giocabilità e longevità
Per parlare della storia di Halo 4 dobbiamo necessariamente collegarci ad Halo 3. Il gioco infatti è ambientato sul pianeta Requiem, mondo costruito a scopo difensivo dai Precursori, i più attenti tra di voi si ricorderanno di aver sentito nominare questo pianeta alla fine di Halo 3 (si intravede nel finale in modalità leggendaria). Master Chief e Cortana sono precipitati su Requiem dopo la distruzione dell’Arca, a seguito della forte esposizione agli Halo l’IA è incontrollabile e darà non pochi problemi al soldato John-117.
E’ difficile andare oltre senza fare spoiler, posso dirvi però che Halo 4 preme l’acceleratore sull’esplorazione e sulla scoperta, i misteri non mancano e proseguendo nella trama questi diventano sempre più intricati, con collegamenti frequenti ad episodi avvenuti nei primi tre episodi della saga. Questa è una precisa scelta di 343 Industries, Halo 4 è solamente il primo tassello di una nuova epopea che si svilupperà ulteriormente con Halo 5 e giungerà a conclusione con Halo 6.
Dopo i necessari accenni alla trama, passiamo a parlare del gameplay, che non ha subito grandissimi cambiamenti rispetto ai vecchi capitoli, ci sono però delle grandi novità per quanto riguarda le armi ed i sistemi difensivi per esempio.
Tra le nuove armi troviamo il disgregatore, il detonatore adesivo e la railgun, molte vecchie armi dell’arsenale inoltre sono state modifiche e migliorate sotto diversi aspetti. Le nuove abilità dell’armatura invece includono lo scudo di luce e lo zaino a propulsione.
Halo 4 introduce anche nuovi nemici, sempre più pericolosi e letali, in particolare si segnala la presenza di Prometeici Striscianti, Prometeici Osservatori e Cavalieri Prometeici, nemici malvagi che si affiancano ai sempre più spietati Covenant.
La campagna single player di Halo 4 non è molto lunga (circa 10/12 ore a difficoltà normale) ma è ricca di colpi di scena e vi terrà incollati allo schermo senza mai un momento di noia. Se siete alla ricerca di sfida ancora più avvincente potete giocare ai livelli di difficoltà più alti, una vera impresa dedicata solamente gli avventurieri più coraggiosi.
Il secondo DVD è dedicato al multiplayer, diviso in due modalità: War Games (Deathmatch, cattura la bandiera ed altre sfide Vs) e Spartan Ops, ovvero la modalità co-op. Nota importante, in Halo 4 le mappe multiplayer sono assolutamente inedite e non “riciclate” dalla campagna single player, tra le mappe più interessanti vi segnalo Adrift, Haven e Longbow, in assoluto le mie preferite.
Come da tradizione nei prossimi mesi arriveranno corposi DLC con nuove mappe ed abilità speciali per il multiplayer. Torneremo sicuramente a parlare di questo aspetto del gioco in un post dedicato, visto che è impossibile esaurire l’argomento in una manciata di righe.
Sistema di controllo
Nessuna sorpresa in questo senso, Halo 4 è progettato appositamente sul controller Xbox 360 e si vede. I comandi sono praticamente gli stessi dei precedenti Halo e di qualsiasi altro FPS, praticamente. Halo 4 non supporta Kinect in alcun modo.
Giudizio finale
Potrei chiudere questa lunga recensione con tre parole: gioco dell’anno. Sicuramente non verrei tacciato di essere blasfemo, perché qui, signori miei, siamo veramente ad altissimi livelli. Senza voler necessariamente fare paragoni scomodi, i ragazzi di 343 Industries sono riusciti a cogliere in pieno lo spirito di Halo, valorizzando l’ottimo lavoro svolto da Bungie in dieci anni.
Maestoso, sublime, epico, sono solo tre aggettivi adatti per descrivere Halo 4. Altre parole sono quasi superflue per descrivere Halo 4, ad oggi sicuramente il miglior gioco che si sia mai visto su Xbox 360, scusate se è poco.
Forse Halo 4 non rappresenta la perfezione ma ci va davvero molto, molto, molto vicino. Da comprare ad occhi chiusi, non ha senso possedere la console Microsoft e non avere Halo 4 nella propria ludoteca.
Voto 9,5/10
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