Ora che entrambe le demo dei simulatori calcistici più attesi (nonché unici) sul mercato sono disponibili, possiamo cominciare a tirare le somme almeno da queste versioni dimostrative.
In questo articolo metteremo infatti a confronto le demo di Pro Evolution Soccer 2012 e FIFA 12, per capire quali siano stati gli evidenti miglioramenti dalla scorsa edizione, quali sono le cose ancora da sistemare prima dell’uscita e se c’è già un possibile vincitore. Tutti i verdetti dopo il salto.
Grafica:
FIFA 12 migliora notevolmente da questo punto di vista, specialmente se si tiene in considerazione la versione PC. L’aspetto visivo è più pulito e dettagliato, e le nuove animazioni permettono di avere un impatto sicuramente eccezionale. EA Sports ha poi riposto enorme cura nella riproduzione dei volti dei calciatori più famosi, che appaiono come mai simili fino ad ora alle controparti reali. Il motore grafico, datato 2006, comincia però a mostrare i primi segni di cedimento, in particolare per qualche texture in bassa risoluzione. A parte questo comunque, un risultato che soddisferà gli appassionati.
Pro Evolution Soccer 2012 conferma ancora una volta che la grafica è l’unico aspetto (insieme alle licenze per le competizioni UEFA) in cui la serie riesce ad eccellere negli ultimi anni nei confronti con FIFA. Qui il foto-realismo è molto più marcato rispetto al concorrente, merito anche di una palette di colori più curata e realistica, e soprattutto una realizzazione dei volti pazzesca, invidiabile. Sono stati aggiunti elementi di contorno per rendere più realistico l’aspetto, come steward a bordo campo o i due allenatori intenti a dare indicazioni alle squadre. C’è da sistemare qualcosa, e forse più di qualcosa, nelle animazioni: ancora troppo robotiche e meno fluide del concorrente.
Giocabilità:
FIFA 12 parte da una base solidissima, che quest’anno arricchisce con l’introduzione di elementi che lo portano sempre verso di più a diventare la controparte interattiva definitiva per il calcio. L’Impact Engine fra tutti, insieme alla nuova intelligenza artificiale, cambia letteralmente il volto delle partite, e molti saranno costretti a re-imparare il tutto per prendere confidenza con la struttura di gioco. Difficile puntare ancora sugli scambi uno-due e sui lanci in profondità, adesso bisogna giocare palla a terra e pedalare e non sottovalutare mai la difesa avversaria, attenta e precisa come era raro a vedersi finora in un gioco di calcio. Per tutti gli appassionati, si profila già un nuovo anno divertentissimo.
PES 2012 dal canto suo cammina a passettini ma per fortuna va avanti, e fa dimenticare l’ancora stantio PES 2011. Adesso il tutto è molto più divertente, cosa che con la serie non accadeva da anni, e se magari non è ai livelli del concorrente riesce comunque a dare grosse soddisfazioni, soprattutto per quei fedelissimi che la serie finora non l’hanno mai abbandonata, nonostante tutto. La strada da fare è ancora parecchia, soprattutto per quanto concerne l’intelligenza artificiale e i movimenti degli undici in campo, ma se si continua su questa via, presto PES potrà tornare nuovamente a contendere il trono dei giochi di calcio al suo concorrente. Intanto è tornato a divertire. Scusate se è poco.
Commento finale
FIFA 12 sarà, alla luce delle demo, ancora una volta il miglior gioco di calcio in circolazione. Ma Pro Evolution Soccer c’è e manda segnali di ripresa alla concorrenza. L’impressione è che tra un paio d’anni la lotta potrà tornare ad essere serrata ed equilibrata come negli ultimi anni.