Probabilmente quel colosso che in tutto il mondo conoscono come Resident Evil o Bio hazard, con tutta la sua imperdibile saga di survival horror, ha fatto scuola ed ha ispirato i programmatori di mezzo mondo nel creare dei giochi che in qualche modo possano avvicinarsi se non alla meccanica di gioco, almeno nella narrazione della storia, inserendo nel contesto della trama delle aberrazioni mutanti e degli esperimenti andati male.
Ciò succede proprio nel nuovissimo gioco della Digital Extreme chiamato Dark Sector e prossimamente disponibile per Xbox 360 e Playstation 3. Il nostro alter ego virtuale è appunto una sorta di poliziotto/militare che ha il compito di insidiarsi in uno stato sovietico scenario di un orribile esperimento genetico andato male che ha minacciato tutta la popolazione locale trasformandoli in mutanti affamati di carne umana, e noi ovviamente abbiamo il compito di fermare questa minaccia.
Le idee del gioco non sono affatto copiate da Resident Evil però. Prima di tutto non si può parlare di survival horror visto che il genere di gioco è maggiormente avvicinabile ad uno sparatutto in terza persona. E secondo punto, non c’è da sconfiggere solo la minaccia rappresentata dai mutanti, ma anche dall’organizzazione militare che era a capo dell’esperimento e che odia noi come gli esseri mutanti che ora abitano la zona, creando così una specie di scontro tra tre potenze che noi potremmo sfruttare a nostro favore.
In un gioco come questo dove è necessario stare attenti ad ogni pericolo ed è nostro obbligo far fuori tutti i nemici che ci vengono addosso, è logico che si abbia un vasto arsenale di armi più o meno potenti che possiamo sfruttare a nostro favore. A tal proposito è stato un po’ scopiazzato il sistema di sviluppo delle armi in nostro possesso esattamente come in Resident Evil 4, acquistando cioè da un losco mercante dei power-up utili. L’uscita prevista è per marzo, aspettiamo l’invasione mutante.
