I videogiocatori lo sanno benissimo purtroppo, spesso la propria passione viene infangata da molte persone che non conoscono bene questo tipo di attività e la etichettano non soltanto come un modo per alienarsi dalla vita sociale che ogni ragazzo ma che anche ogni persona adulta deve intraprendere, ma in special modo è un mezzo per lanciare dei messaggi poco adatti ai giovani e con un uso a volte esagerato di alcune situazione per accrescere l’entusiasmo nei confronti di un titolo.
Molte saghe di videogames hanno costruito a tutti gli effetti la propria fortuna su alcuni elementi criticabili ed effettivamente molto contestati, prima fra tutti la serie di Mortal Kombat, lo scatenato picchiaduro della Midway che è un vero concentrato di sangue e violenza con attacchi mostruosamente spaventosi con cui un avversario può finire nel modo più cruento possibile il proprio rivale, con attacchi che sorpassano senza problemi il limite della decenza.
Ma anche giochi d’azione come GTA per esempio molto spesso hanno ricevuto delle critiche per la possibilità di investire senza problemi i pedoni mentre siamo alla guida di auto rubate, o ancora di caricare prostitute poste agli angoli delle strade, senza parlare della divertente, ma effettivamente particolare, possibilità di entrare in un qualunque negozio e sparare all’impazzata su tutti i presenti senza un motivo reale, mietendo vittime innocenti come se nulla fosse.
In Australia alcune volte la censura interessa giochi che da altre parti del mondo non sono affatto proibiti e uno dei prossimi giochi a sottostare alle ferree regole australiane sarà Risen. Il gioco di ruolo medievale disponibile da ottobre su PC e Xbox 360 infatti non sarebbe adatto a tutti perché ci sono notevoli ammiccamenti al sesso e alcuni personaggi fumano indisturbati una sorta di droga leggera che potrebbe lanciare cattivo esempio ai giovani. Non saranno misure un po’ troppo dure?