Questo è un gioco che sicuramente, almeno per quanto riguarda la storyline, ha qualcosa di diverso dagli altri. Come potete capire dall’immagine si tratta di un gioco ambientato al tempo della seconda guerra mondiale. Lo scenario è la bella Parigi e il nostro protagonista è Sean, un pilota di macchine da corsa irlandese. Sean ha tutto dalla vita, ma, come ci possiamo facilmente aspettare, gli viene portato tutto via dalla guerra che incombe sulla nazione che lo ospita.
Per ovvi motivi di spoiler non rivelo ciò che porta Sean a combattere contro i nazisti, ma vi posso assolutamente dire che questo non è un gioco nel quale troviamo il solito irlandese incavolato che pone fine alla guerra perchè è un male che va debellato. No, qui si combatte solo per noi stessi. I nazisti sono solo persone che ci hanno portato via quello che avevamo e quindi meritano una punizione.The Saboteur è un open-world che si svolge in Parigi e nei suoi dintorni. L’impressione che ci dà la città è proprio quella di una città occupata dai nazisti e, cosa più importante, giocheremo in bianco e nero. Aspettate a disperarvi però: c’è un motivo. Il bianco e il nero vanno a segnalare l’occupazione nazista e quindi la speranza persa della gente. Pian piano che andiamo avanti con il gioco avremo modo di dimostrare, con le nostre azioni, che la speranza non è stata persa e quindi tornerà tutto a colori.
Un modo simpatico e poetico di intendere l’occupazione nazista, ma perchè no. Tornando al gioco è ora di analizzare il nostro gameplay. La visuale utilizzata è in terza persona. Avremo la possibilità di sparare ai nemici all’impazzata, ma anche di rendere la nostra missione il più stealth possibile. Se la missione ci consiglia lo stealth e veniamo scoperti non falliremo, ma tireremo fuori le armi.
Lo stealth però non è qualcosa da snobbare, ma è sicuramente parte integrante del gioco. Per certi versi il nostro personaggio assomiglierà ad Altair, di Assassin’s Creed, anche se non ci dobbiamo montare troppo la testa. Saremo in grado di scalare i palazzi, ma non di fare cose al di fuori del normale. Anche noi sanguineremo insomma.
La giocabilità è sicuramente un buon punto di forza. I comandi sono semplici ed intuitivi. Se dobbiamo coprirci dietro un muro, per esempio, basta avvicinarci ed il gioco è fatto. Niente pulsanti da ricordare quindi, solo azione. Le missioni infatti hanno un comun denominatore ben preciso: stealth nell’area, fare il nostro lavoro e andarcene.
Dopo più di due anni di attesa The Saboteur è qui pronto per le nostre Xbox 360 e i nostri PC. Non si hanno ancora notizie della PS3, ma la maggior parte di noi è ottimista. Quindi non ci resta che aspettare ed essere pronti a sparare a qualche nazista.
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