Ad un giorno dall’uscita dell’omonimo film non potevamo che parlare di X-Men Origins: Wolverine. Il film, come ci suggerisce il titolo, ha come protagonista il personaggio della saga X-Men più amato. Armato di una forza fisica sovrumana, e della lega metallica che gli scorre nelle vene, il nostro eroe è pronto a fare il suo ritorno anche su console. Come ogni film riadattato in gioco il titolo ha un pò di pecche, ma ciò non vuol dire che sia tutto da buttare.
La trama è quella che conosciamo tutti quanti, o almeno chi ha seguito la serie: questa volta vedremo come Wolverine è diventato quello che è e come si sia rifiutato di lavorare per il Colonnello Stryker. Tralasciando alcune incongruenze nella storyline passiamo a quello che è veramente il cuore del gioco e, per certi versi, anche del film. Il tutto si concentra nel combattimento e nella molteplicità di nemici. Wolverine sarà in grado di compiere quattro mosse principali: attaccare con gli artigli, compiere un attacco caricato e più potente, prendere tra le mani un avversario e saltare. Naturalmente queste sono le basi, ma le combo sono veramente tante e spettacolari visivamente. Ogni nemico ucciso ci darà esperienza da spendere per migliorare le nostre abilità e soprattutto i Rage Attacks.
I Rage Attacks sono degli attacchi speciali che svilupperemo nel corso del nostro gameplay. Avremo a disposizione una barra apposita che verrà caricata con i Rage Orbs rilasciati dai nemici uccisi. Questi attacchi hanno una potenza devastante e, molti di questi, se portati a livelli alti, ci daranno la possibilità di distruggere vere orde di nemici contemporaneamente.
Altra particolarità che ci fa passare sopra alcune pecche è il motore grafico utilizzato. L’Unreal Engine 3 è implementato perfettamente nel gioco e dà ad ogni scenario una qualità che non ci saremo aspettati. La giungla, per esempio, è piena di luci ed ombre, rovine e quant’altro. L’atmosfera quindi è assolutamente impeccabile. Prima o poi però i nodi vengono al pettine e pian piano che giochiamo ci rendiamo conto di molte cose.
Purtroppo il titolo è abbastanza monotono almeno per chi, e credo che siano tanti, non ama solamente le combo e gli attacchi speciali. In tutto il gioco infatti non dovremo risolvere enigmi nè pensare a quale strada ci conviene prendere ecc. Per certi versi questa particolarità potrebbe essere un vantaggio, ma a lungo andare stufa. Si potrebbe considerare un casual game che, nei momenti morti o tra un gioco e l’altro, ci distrae per poco più di un’ora.
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