Nintendo contro i DRM di Xbox One

di Redazione 1

L’E3 di Los Angeles ci ha confermato che Xbox One sarà la console con maggiori restrizioni della next-gen videoludica. Obblighi, come quello relativo al check online dei giochi, senza il quale i titoli XB1 non potranno essere eseguiti, hanno indispettito molti utenti. Ma non solo. Anche il maestro Shigeru Miyamoto, icona intramontabile di Nintendo e papà di Super Mario, ha espresso in maniera molto chiara la sua contrarietà ai DRM adottati da Microsoft.

Nel corso di una schietta intervista rilasciata ad Eurogamer, Miyamoto ha dichiarato che i giochi dovrebbero essere accessibili liberamente per molto tempo dopo il loro acquisto e non vincolati a controlli esterni. “Ciò che è veramente importante è vedere Nintendo come una qualsiasi società produttrice di giocattoli, dove si fabbricano cose con cui le persone devono giocare“, ha detto Miyamoto.

Secondo il celebre game designer nipponico, i consumatori desiderano mantenere i propri giochi a lungo e avere la possibilità di rigiocarli più in là negli anni per rivivere la propria giovinezza. Una verità difficilmente discutibile. Perché sì, esistono gli store virtuali (per non parlare degli emulatori) che ci permettono di rivivere facilmente i vecchi titoli del passato, ma andare a ripescare in soffitta gli scatoloni con le vecchie console e i giochi degli anni passati è un qualcosa di impagabile.

In linea con le tesi espresse dal papà di Super Mario c’è il sistema con cui Wii U gestisce i giochi, che non presenta lucchetti digitali o restrizioni simili a quelle di Xbox One. D’altro canto la console casalinga di “big N” non ha saputo giocarsi ancora bene le sue carte ed esce oggettivamente a pezzi dal confronto tecnico con le next-gen Sony e Microsoft.

Il compito di rialzare le sue sorti è stato affidato a Super Mario World 3D, Mario Kart 8, Zelda: Wind Waker HD, il nuovo Donkey Kong ma anche a titoli più audaci come X, il nuovo action RPG di Monolith Soft e Bayonetta 2. Trovate i loro trailer nel nostro post dedicato al Nintendo Direct dell’ultimo E3.

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Commenti (1)

  1. La penso come Miyamoto.

    Una console dipendente da un servizio web è una fregatura a prescindere.

    E se i server dedicati smettono di funzionare dopo qualche anno, e se Microsoft fallisce?

    C’è chi ha paragonato Xbox One a un decoder Sky, con la differenza che quello te lo danno in comodato, la Xbox invece te la devi comprare e pagare salata (e comunque non è nemmeno completamente tua a quanto pare).

    Per questa generazione si sono dati la zappa sui piedi alla Microsoft per conto mio.

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