Le vendite tutt’altro che entusiasmanti del Wii U e la costante crescita del mobile gaming hanno portato molti analisti alla conclusione che Nintendo dovrebbe abbandonare la sua filosofia, quella del “software che vende l’hardware”, diventando così una software house “pura”, libera da quei vincoli che oggi la legano alle sue stesse piattaforme.
Insomma, Super Mario, Zelda e soci dovrebbero “aprirsi” al mondo ed approdare su console, smartphone e tablet prodotti da altre aziende. Ma a quanto pare Nintendo non ci sta.
L’azienda di Kyoto ha risposto ufficialmente alle tesi degli analisti di mercato dicendo che le performance delle sue console sul mercato stanno migliorando con il tempo e che “non si può avere il vero ‘feeling‘ di Mario su smartphone o tablet, cosa che potrebbe portare anche ad una diminuzione del valore del marchio nel lungo periodo”.
Poco importa, dunque, se i profitti di una Nintendo multi-piattaforma potrebbero essere il doppio o il triplo rispetto a quelli attuali (come sostengono gli osservatori). La “grande N” è convinta che i suoi brand resistano negli anni proprio grazie alla sua filosofia “chiusa” e a meno di clamorosi colpi di scena non cambierà presto idea.
E i giochi per il Web? Il colosso nipponico si era già espresso sul tema un paio d’anni fa, quando il numero uno di Nintendo America, Reggie Fils-Aime, smentì pubblicamente tutte le voci che volevano un approdo di Mario e soci su Facebook.
“Tu puoi giocare a Mario solo su un dispositivo Nintendo, così sotto questo punto di vista non mi aspetto di vedere i nostri franchise su altre piattaforme, e per me Facebook è una piattaforma“, disse il dirigente ad AllThingsD.
Voi come la pensate? Il “feeling” di Mario o Zelda riuscireste ad avvertirlo anche su un iPhone o un Nexus? Fateci sapere la vostra opinione attraverso i commenti.
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