Nintendo ha elogiato la Corte d’Appello di Parigi per la sentenza nei confronti di sei aziende che vendono “linker”, come la famosissima e diffusa in Italia R4, che permettono ai giocatori di eseguire copie illegali di software protetto da copyright su Nintendo DS.
La decisione è arrivata il mese scorso dopo le incursioni nel 2007 e nel 2008, nelle quali Nintendo denunciava la presenza di diversi rivenditori colpevoli di importare, distribuire e rivendere questi dispositivi. Le aziende imputate sono state obbligate a pagare cifre di risarcimento danni e multe per oltre 5,2 milioni di euro. Per qualcuno è scattato addirittura l’ordine di custodia.
“Nintendo ha combattuto questa azione criminale non soltanto per il bene della società, ma anche per difendere gli interessi dei soci sviluppatori che spendono tempo e denaro per lo sviluppo di software dedicati alle piattaforme Nintendo”, ha commentato Stephan Bole, amministratore delegato di Nintendo Francia.
L’anno scorso, tribunali in Inghilterra, Australia e Olanda avevano predisposto un provvedimento simile per i dispositivi R4 venduti nei rispettivi Paesi. Lo stesso è accaduto in Germania, Italia e Belgio, mentre nel 2009 una Corte Distrettuale degli Stati Uniti aveva stabiliti che tali device violano il Digital Millennium Copyright Act.