Ci sono alcune serie di giochi di ruolo, probabilmente uno dei generi più longevi nella storia dei titoli per console, che arrivano indisturbati anche a superare la decina di capitoli al proprio attivo attraversando addiritura intere generazioni di console con episodi ufficiali e graditi spin off che rirprendono alcuni temi predominanti della saga o che ospitano personaggi secondari particolarmente riusciti e che hanno ottenuto un brillante successo.
Altre volte invece alcuni giochi faticano un po’ a restare a galla affollati dal marasma di titoli disponibili per console, in special modo i colossi del settore che si auto-etichettano come bestseller, assolutamente meritati, ma che rubano spazio ai molti altri giochi, anche molto interessanti, che affollano gli scaffali dei nostri negozi di videogames di fiducia. Ma ci sono anche dei casi in cui alcuni di questi titoli non riescono proprio a vedere la luce oltre i confini di nascita.
Purtroppo questo potrebbe essere il destino di Rune Factory 3, che esattamente come suggerisce il numero oltre il titolo, rappresenta il terzo capitolo di una saga un po’ alternativa di giochi di ruolo. Infatti oltre ai classici canoni che caratterizzano questo filone benvoluto in madre patria giapponese, un po’ meno in occidente, vede la presenza dei classici dungeon associata ad una simulazione di vita agricola, facendoci sentire tutti un po’ sereni contadini.
I responsabili della Marvelous che si è occupata della creazione e l’edizione del titolo, spiegano che tutti i classici elementi da cui è da sempre stata caratterizzata la saga verranno ancora più enfatizzando, rendendo quindi ancora più massiccia la presenza di elementi di simulazione di vita nei campi e relazioni tra i personaggi. Anche i combattimenti saranno migliorati con la possibilità per la protagonista di trasformarsi addirittura in un mostro! Il gioco su Nintendo DS sarà in uscita a giorni in Giappone, e chissà quanto nel resto del mondo.
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