Quella di Tekken è sicuramente una delle serie di picchiaduro in tre dimensioni che ha generato più entusiasmo all’interno della vasta popolazione videoludica grazie ai vari motivi che rendono oggettivamente la saga molto interessante e godibile sotto ogni aspetto, dalla grafica man mano sempre più fluida e dettagliata per ognuno dei protagonisti e delle ambientazioni, fino all’attenzione per gli stili di combattimento di ogni protagonista differenziandoli a dovere.
E per l’appunto un cast di personaggi che è di tutto rispetto, tra punte d’ironia come orsi e canguri combattenti, nonché lotte fratricide tra componenti della stessa famiglia attraversando intere generazioni di lottatori. Tekken è stato anche uno dei primi esperimenti che hanno reso possibile il passaggio dei picchiaduro dalle due alle tre dimensioni, da quando quel primo capitolo, ormai lontano nel tempo, vide la luce sulla prima console Playstation.
Ma forse non tutti ricorderete che ad accompagnare il lancio di Tekken ci fu anche un altro picchiaduro, probabilmente più rozzo dal punto di vista grafico, ma decisamente interessante, tanto da favorire la creazione addirittura di una serie di cartoni animati giapponesi. Si tratta di Toshinden, un gioco, che presentava personaggi armati differentemente dalle mani nude dei protagonisti di Tekken, che tornerà a far parlare di sé grazie ad un nuovo capitolo presto disponibile su Wii.
Ben poco però è rimasto dal capitolo che interessò la prima Playstation visto che se non si fosse chiamato Toshinden, difficilmente qualcuno di noi avrebbe associato questo nuovo gioco alla vecchia gloria che fu pubblicata a metà degli anni ’90. Il cast intero dei personaggi, con un design diversissimo dal primo Toshinden, strizza l’occhio ai manga giapponesi, tra ragazze procaci e guerrieri armati fino ai denti. Per ingolosirvi gustatevi un lungo video di presentazione del gioco.