Quando un appassionato di videogiochi pensa al genere dei puzzle game, probabilmente tra i primi titoli che vengono in mente, spunteranno certamente fuori i classici giochi dove spostare o incolonnare nel modo giusto alcune bolle o delle gemme colorate, se non addirittura dei mattoncini dalle forme più strane per far sì che questi ultimi scompaiano facilmente, completamente una lina orizzontale o abbinando forme e colori identici.
Ma non dimentichiamo che ci sono anche diversi puzzle game in cui le gemmine o altri simboli colorati non sono affatto compresi e per riuscire a portare a termine l’obiettivo che il gioco ci propone non dobbiamo assolutamente far conto sulla formazione di simboli uguali ed adiacenti o centrare con una balestra delle bolle che scendono lentamente dal soffitto. Ne è l’esempio pratico Braid, un puzzle game uscito quest’anno per XBLA.
Nel gioco vestivamo i panni di un simpatico giovanotto incaricato di portare in salvo la principessa di turno, insomma una trama degna di un’avventura o di un gioco di ruolo, ma in realtà la struttura di gioco è proprio da puzzle game visto che per salvare la donzella in pericolo ci toccava manipolare spazio e tempo affinché il nostro cammino poteva proseguire in modo lineare e tranquillo fino al termine dell’avventura.
Il gioco pare che abbia avuto un successo alquanto interessante tanto che tra febbraio e marzo del 2009 vedrà la luce anche in versione PC per far la felicità anche di chi non possiede una Xbox 360. Se Braid dovesse avere un discreto riscontro anche in questa versione, a breve potrebbe arrivare anche la trasposizione per Mac, mentre dal lato Sony non si conosce ancora un’eventuale passaggio anche su PSN, restiamo in attesa.
