Il mondo dei picchiaduro è stato uno di quelli ad aver maggiormente cambiato il proprio assetto durante il lungo sviluppo dell’universo videoludico. Il genere infatti ha preso varie forme a seconda della potenza della console su cui i giochi venivano sviluppati e seguendo sempre le mode del momento che volevano di volta in volta modifiche di tipo tecnico o di stile, per non parlare dei personaggi e della possibilità di utilizzare o meno armi al posto delle mani nude.
Dapprima i picchiaduro a scorrimento fecero la loro grande figura con titoli magnifici del calibro di Final Fight che spopolò in special modo in versione cabinato per le sale giochi, senza parlare della saga di Streets of Rage tutta dedicata alla console Sega dell’era 16 bit che trovò il suo apice nello splendido secondo capitolo, raggiungendo vette probabilmente finora insuperate per un titolo di quel tipo. Ma il genere andava via via modificandosi ancora, trasformandosi in picchiaduro uno contro uno.
Infatti alla moltitudine di nemici di quelli a scorrimento, si iniziò a concentrarsi su un solo avversario moltiplicando a dismisura il numero di attacchi effettuabili da un unico combattente. Da lì un fiorire di giochi che hanno oggi trovato il proprio culmine nei titoli in 3D alla Tekken tanto per intenderci in cui personaggi poligonali se la danno di santa ragione in location realistiche ed eccezionali dal punto di vista grafico. Ma i nostalgici cosa ne pensano?
In molti sono ancora affezionato al vecchio 2D e una saga da ancora tante soddisfazioni. Arrivata al suo dodicesimo capitolo, King of Fighters resiste ancora con le sue perle chiamate Andy e Terry Bogart nonché Kyo Kusanagi e Iori Yagami. Il titolo arriverà su Playstation 3 e Xbox 360 con due nuovi lottatori chiamati Elisabeth e Mature e di recente è stata anche comunicata una data di uscita, ovvero il 25 settembre. Ancora pochissimo e potremo goderci una dodicesima forte emozione.
