A partire dall’8 febbraio, dunque mercoledì prossimo, PlayStation Network non esisterà più. Il nome del servizio online di Sony pensato per le piattaforme da gioco PlayStation cambia e diventa Sony Entertainment Network. Una mossa voluta, volta a identificare tutti i dispositivi Sony all’interno di un unico ecosistema.
Lo ha annunciato la stessa compagnia oggi tramite un comunicato stampa, specificando che dalla data stabilita tutti gli account PlayStation Network migreranno verso il nuovo servizio, senza alcuna modifica particolare da fare da parte dell’utente a parte l’installazione di un firmware che abiliterà PlayStation 3 e PlayStation Vita al Sony Entertainment Network.
L’intento, spiega Sony, è quello di creare una piattaforma di rete globale che coinvolga non soltanto le piattaforme da gioco, ma anche smartphone, tablet, TV e lettori audio-video. L’azienda di Tokyo punta dunque sulla stessa filosofia portata avanti da Microsoft con Xbox 360, Xbox LIVE e Windows Phone, con l’obiettivo di rendere il tutto fruibile attraverso una sola infrastruttura online aprendo probabilmente qualcosa di nuovo che andrà a caratterizzare la prossima PlayStation 4.
Film, musica, giochi e video saranno tutti disponibili immediatamente nello stesso servizio da ogni dispositivo in grado di connettersi al neonato network pensato da Sony. Una scelta quasi obbligata vista la direzione che sembra aver preso l’industria dei videogiochi che punta a un futuro dove tutto possa essere usufruito ovunque e da qualsiasi dispositivo, e non sarà sorprendente dopotutto aspettarsi qualcosa di veramente concreto già a partire dalla prossima generazione.
Il Wii U in questo senso sembra aver fatto passi importanti, con la possibilità di poter usufruire di un gioco non solo su console collegata al televisore stessa, ma anche attraverso il controller, dotato di un display touchscreen che la fa somigliare a un tablet di ultima generazione. E proprio le tavolette tecnologiche, a sorpresa, potrebbero rappresentare una chiave di volta importante anche per l’industria dei videogiochi. Sony non starà a guardare.
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