Sul web è spuntato un misterioso brevetto di Sony Computer Entertainment America, depositato il 22 luglio scorso. Il brevetto è relativo alla pubblicità in game e mostra un meccanismo che permetterebbe a Sony di inserire pubblicità nei videogiochi sfruttando un particolare sistema di streaming.
Secondo il brevetto, l’idea di Sony è quella di interrompere il gioco in qualsiasi momento per far apparire un video spot pubblicitario, terminato lo spot l’azione riprenderà normalmente da dove si era interrotta, con tanto di possibilità “rewind”, per tornare indietro nel caso ci fossimo persi un momento importante della storia.
Il concetto non è nuovo e viene già applicato con successo in televisione, ma siamo sicuri che funzionerebbe anche nel mondo dei videogiochi? Oltretutto una cosa del genere avrebbe senso magari nei giochi freemium o nei giochi gratis, pensiamoci, giochi a costo zero in cambio di pubblicità, perchè no?
Così potrebbe funzionare, avrebbe meno senso invece inserire la pubblicità nei prodotti retail, venduti a prezzo pieno. I consumatori probabilmente non accetterebbero questo tipo di advertising e boicotterebbero i prodotti che includono pubblicità così invasive.
E’ anche vero che si tratta semplicemente di un brevetto depositato che potrebbe anche non essere mai usato, del resto. Di certo, se qualcuno vorrà utilizzare questo metodo pubblicitario in futuro dovrà pagare a Sony i diritti per l’utilizzo della tecnologia.
La pubblicità in game in questi anni non è mai decollata realmente, i produttori hanno provato varie idee per monetizzare ulteriormente inserendo riferimenti promozionali nei propri titoli, la cosa però non ha funzionato come previsto inizialmente ed è stata via via abbandonata, tanto che oggi sono veramente pochi i giochi con riferimenti pubblicitari.
Certo, nei giochi sportivi la presenza di marchi prestigiosi come Nike e Adidas aiuta ad aumentare il realismo, ma ve lo immaginate Kratos che usa lame firmate dallo Chef Tony?
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