Nei primi anni 90 il Game Gear di SEGA è stato il più agguerrito rivale del Game Boy, ma non certo l’unico. Sono molti i produttori che hanno provato a battere la piccola console Nintendo, tra questi anche il Supervision. Prodotto da Watara 1992, il Supervision è essenzialmente un clone del Game Boy, il design è incredibilmente simile, sviluppato in verticale, con croce direzionale, due tasti azione ed i consueti (per l’epoca) Start e Select.
Il display del Supervision è a toni di grigio, con una risoluzione discreta per l’epoca (160×160 pixel) ma non eccezionale, a differenza del Game Boy la console poteva essere collegata al televisore, tramite un cavo opzionale, in questo caso i giochi venivano mostrati con ben quattro colori.
Nonostante il prezzo molto basso (Negli USA il Supervision costava appena 50 dollari al lancio) la console non ha avuto il successo sperato. La produzione è continuata fino al 1996, vari produttori hanno realizzato la loro versione del Supervision, ad esempio da noi è molto popolare la versione prodotta dalla Quickshot, azienda inglese specializzata nella realizzazione di joystick e joypad.
La console a dir la verità non è neanche così pessima, l’assemblaggio però era veramente di scarsa qualità, nel compelsso il Supervision è sempre stato considerato un clone asiatico non meritevole di attenzione.
Per il Supervision sono usciti poco più di cinquanta titoli, la maggior parte di questi sono essenzialmente delle copie di giochi più famosi, la console veniva venduta in bundle con Crystalball, clone di Breakout/Arkanoid. Tra gli altri titoli citiamo Block Buster (Tetris), Space Fighter, Hero Hawk, Climber, Devil Paradise, Alien e Kung-Fu Street.
Se siete interessati ad acquistare il Supervision, potete spulciare gli annunci su eBay, i giochi hanno un prezzo variabile dai 3 ai 15 euro, mentre per la console è necessario sborsare dai 50 agli 80 euro, a seconda del modello.
