Il genere che prendiamo in esame oggi ha avuto una vita davvero turbolenta, quasi quanto l’intensità dell’azione che ogni capitolo a sé legato contiene. Stiamo parlando del mondo dei picchiaduro, un filone che è sicuramente molto importante nel regno del videogioco perché racchiude in sé il divertimento tipico della sala giochi condensato però in un tranquillo titolo per console, dotato dello stesso appeal e delle stesse mirabili caratteristiche.
Un tempo c’erano i picchiaduro a scorrimento, genere ormai totalmente defunto, purtroppo, dopo averci regalato dei titoli ineguagliabili come quasi tutti quelli appartenenti alla brillante saga di Final Fight della Capcom nonché di Streets of Rage, memorabile saga che ha trovato posto sulle console della Sega a suo tempo. Ma i picchiaduro ad incontri sono vivissimi ancora oggi e della loro lunga vita ne è convinto anche un pezzo grosso della Capcom come Yoshinori Ono.
Il produttore di Street Fighter IV, legato quindi indissolubilmente ad un vero e proprio capolavoro che fa parte del mondo dei picchiaduro, ha purtroppo, in una recente intervista, ricordato un brutto momento che ha visto protagonista proprio questo filone che, a causa della moltitudine di titoli che hanno tentato, quasi sempre invano, di eguagliare la magnificenza di Street Fighter II, negli anni ’90 hanno portato alla saturazione del genere e quasi alla sua estinzione.
Per fortuna il picchiaduro, come genere, si è ripreso altamente e secondo l’uomo della Capcom questo predominio sul mercato sarà destinato a durare come quello degli sparatutto. La grande carica di un Call of Duty piuttosto che di un Medal of Honor avrebbero portato allo stesso problema dei picchiaduro degli anni ’90, ma così non è stato, segno che i tempi sono cambiati ed il genere ha dalla sua una resistenza più forte e dei forti titoli di punta. Ci auguriamo che questa rappresenti una giusta analisi di mercato e non una previsione legata ad interessi personali.
