Notizia curiosa, che arriva da un paese generalmente poco proibizionista, ovvero il Giappone. Call of Duty Black Ops, nuovo capitolo della serie di Activision sarà censurato nel paese del sol levante.
Una scelta veramente strana per un paese come il Giappone, ma che probabilmente non inciderà troppo sulle vendite. In Giappone gli sparatutto in prima persona non sono troppo popolari, se si escludono alcune eccezioni come Gears of War o Halo.
La censura in Call of Duty Black Ops riguarda principalmente le uccisioni e gli smembramenti dei corpi umani. Tutte le scene che presentano una violenza eccessiva saranno censurate, anche se il titolo rientrerà nella fascia dei giochi per adulti.
Il gioco è distribuito in Giappone da Square-Enix ed uscirà in due versioni, una con sottotitoli in giapponese e voci in inglese, l’altra invece sarà completamente doppiata.
Gli utenti occidentali possono dormire sonni tranquilli, in Europa e negli Stati Uniti Black Ops non sarà sottoposto a nessun tipo di censura, anche se, ovviamente, il gioco sarà inserito nella fascia 18+, come i suoi predecessori.
Per la prima volta un gioco della saga non sarà ambientato nella seconda guerra mondiale (escludendo ovviamente i due Modern Warfare, che ormai possiamo considerare come una serie a parte). L’azione si sposta in un contesto più moderno, quello della guerra del Vietnam, una ferita ancora aperta nel cuore degli americani.
Black Ops se la dovrà vedere con un nuovo agguerrito rivale, il reboot di Medal of Honor, ambientato nell’Afghanistan dei giorni nostri.
Da quello che abbiamo visto fino ad ora, Medal of Honor è sicuramente un buon titolo (l’uscita è prevista tra poco meno di un mese, il 15 ottobre), ma Call of Duty Black Ops sembra nettamente superiore e venderà probabilmente più del gioco firmato Electronic Arts.
Call of Duty Black Ops arriverà in tutto il mondo il prossimo 9 novembre in edizione standard, limitata e prestige.
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