Tra pochi giorni (dieci, per la precisione) uscirà il nuovo capitolo di Medal of Honor, noi di IoVideogioco abbiamo pensato di fare un salto indietro nel tempo per scoprire le origini di questa serie.
Una serie nata nel 1999 su PlayStation (non proprio la console più adatta per gli sparatutto), grazie alla collaborazione di Steven Spielberg. Fino ad ora sono usciti 12 giochi di Medal of Honor (il tredicesimo è in arrivo), su varie piattaforme, come PS One, PS2, Game Boy Advance, GameCube, Xbox, Xbox 360, PlayStation 3, PSP e PC.
Il primo Medal of Honor, come anticipato, esce alla fine del 99 su PS One (successivamente viene convertito anche per PC Windows) ed è subito successo. Uno sparatutto ambientato durante la guerra mondiale (all’epoca una novità assoluta per il genere), con un realismo mai visto prima in un videogioco d’azione.
Un anno dopo, nel 2000, sempre su PS One, esce il secondo episodio, Medal of Honor Underground, che riscuote ancora più successo del suo predecessore. Il gioco viene convertito, nel 2002, su Game Boy Advance. La versione portatile è obiettivamente confusionaria e macchinosa, ma l’edizione PlayStation diventa ben presto un classico.
Sempre nel 2002 viene alla luce Medal of Honor Allied Assault, titolo destinato unicamente al mercato computer, disponibile per Windows, Linux e Mac. Il gioco presenta sei missioni differenti, ambientati durante il periodo dello sbarco in Normandia. Due espansioni (Spearhead e Breakthrough) taggiungono nuovi livelli e nuove armi a questo capolavoro.
Nello stesso anno Electronic Arts pubblica anche Medal of Honor Frontline, su PlayStation 3, Xbox e Nintendo GameCube. Il gioco narra la storia dello sbarco in Normandia (periodo storico già trattato con un breve accenno anche nel precedente episodio) e mette i giocatori nei panni di un soldato dell’esercito americano.
Passano 12 mesi (siamo alla fine del 2003) ed ecco che arriva Medal of Honor Rising Sun, ambientato in Asia. Secondo molti, questo è il capitolo meno riuscito della serie, e chi scrive è in parte d’accordo. Si tratta di un gioco molto strano, che si allontana dai canoni che hanno reso famosa la serie. Il gioco godrà anche di una versione portatile (Medal of Honor Infiltrator) realizzata esclusivamente per Game Boy Advance.
Medal of Honor Pacific Assault, datato 2004, è il primo capitolo di MOH esclusivo per Windows. L’ambientazione è praticamente la stessa del “vecchio” Rising Sun.
In questo preciso momento, la serie entra in crisi, le idee scarseggiano e la concorrenza (rappresentata da Call of Duty) è spietata. Ma Electronic Arts non molla e nel 2005 rilascia (su PS2, Xbox e Gamecube) Medal of Honor European Assault, un seguito “spirituale” di Pacific Assault. Il gameplay è praticamente identico, ma la storia si sposta dall’Asia all’Europa.
La serie Medal of Honor è sempre più in crisi, la meccanica di gioco sempre uguale da anni sta allontanando i giocatori dal brand. Nel 2006 EA rilascia un capitolo esclusivo per PSP, Medal of Honor Heroes, del quale esiste anche un seguito (Medal of Honor Heroes 2, datato 2007 e disponibile su PSP e Wii).
Medal of Honor Vanguard è il decimo episodio della saga, rilasciato alla fine del 2007 su PlayStation 2 e Wii. Il titolo non riscuote particolare successo, le recensioni sono piuttosto negative e le vendite abbastanza scarse.
Poco dopo MOH Vanguard esce Medal of Honor Airborne (2007) su PC, Xbox 360 e PlayStation 3. Il gioco introduce l’elemento del paracadute, ogni missione si svolge inizialmente in volo e sarà necessario imparare a gestire cadute ed atterraggi per poter proseguire nell’avventura. Non un pessimo gioco, ma sicuramente non siamo di fronte ad un capolavoro supremo.
Qui la saga di Medal of Honor si ferma, fino ai giorni nostri. Electronic Arts ha deciso di rispolverare il marchio e di creare un gioco ambientato in Afghanistan, per sfruttare la scia dei due Modern Warfare. I pareri sono positivi, tra pochi giorni sapremo se è valsa la pena aspettare ben tre anni per un nuovo gioco di MOH.
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