Spesso ci è stato detto che non è salutare giocare con i videogames per mille motivi. Che sia perché si tratta di un’attività troppo sedentaria che ci riduce così il tempo da dedicare a sport ed affini, che sia per un motivo di socialità visto che alcuni titoli sono godibili soltanto nella modalità per giocatore singolo, che sia perché stare troppo tempo davanti ad un monitor può farci calare la vista o rubare tempo al preziosissimo studio, ogni motivo è buono per demonizzare l’intrattenimento videoludico.
Eppure alcuni recenti studi hanno reso noti alcuni dei grandi benefici che una sana attività videoludica possa portare, che sia un certo livello di socializzazione, grazie al gioco online o al semplice multiplayer, oppure le recenti ricerche che hanno visto diminuire drasticamente l’alcolismo nei paesi scandinavi grazie all’abitudine del gioco. Fatto sta che ora un gioco in particolare potrebbe addirittura aiutare a salvare delle vite umane.
Il titolo in questione è Foldit, un gioco che riguarda la struttura delle proteine, anche le più complesse e, soltanto dopo un paio di settimane di lavoro, proprio attraverso quest’applicazione, è stato possibile decifrare pienamente la struttura della M-PMV, una proteina che potrebbe servire all’annientamento di alcune malattie, tra cui alcune molto pericolose come l’AIDS, virus che ancora oggi purtroppo crea non pochi problemi alla nostra società.
Lontano dal concetto alla base di alcuni sparatutto o all’adrenalina che scorre a fiumi nei lottatori virtuali dei più acclamati picchiaduro, la struttura decisamente particolare di un gioco online come Foldit ha assegnato quindi un altro trionfo al mondo videoludico. Chi avrebbe mai detto che un titolo videoludico, seppur un po’ complesso come questo, avrebbe potuto semplificare così tanto un lavoro che ha tenuto impegnati molti scienziati per diverse decadi?
