Quante volte è stato criticata la nostra viscerale passione per i videogiochi? Quante volte i nostri genitori, i nostri partner o comunque le persone che ci sono vicine ci hanno raccomandato di non abusarne altrimenti avremmo corso molti rischi tra cui un aumento di peso per non smuovere il fondoschiena dal divano, una paralisi nella schiera delle nostre attività sociali e non per ultimo un calo della vista sensibile per stare sempre davanti ad uno schermo?
Sicuramente tantissimi di voi hanno subito queste angherie, ma è arrivato anche il momento del riscatto grazie all’ennesima ricerca messa a punto sugli effetti dei videogiochi sulla nostra vita e sul nostro sviluppo. Le ultime analisi sono state svolte dalla rinomata università americana di Rochester ed è stata pubblicata su Nature Neuroscience e riguardano proprio la sensibilità della vista, modificata per chi è abituato a divertirsi con i videogiochi.
La ricerca ha infatti scoperto che alcuni tipi di giochi riescono addirittura a migliorare la vista anziché peggiorarla come era facile immaginare. I titoli in questione sono gli sparatutto, quelli in cui una certa elasticità mentale, una prontezza di riflessi non comune e soprattutto un occhio vigile ad ogni minimo spostamento sono strettamente rischiesti. Proprio quest’ultimo punto favorisce, soprattutto in tarda età la stanchezza agli occhi.
Ma soprattutto fa rallentare la perdita della sensibilità al contrasto che inesorabilmente accade dopo aver superato una certa età. Questi studi stanno procedendo affinché questa scoperta possa aiutare chi soffre del cosiddetto “occhio pigro”, ovvero è affetto da ambliopia, tentando quindi di risolvere i problemi di chi ha un occhio con una capacità visiva inferiore all’altro. Chissà quindi che gli sparatutto non possano diventare addirittura una terapia riabilitativa.