Nei videogiochi che negli ultimi anni si sono avvicendati sulle console disponibili sul mercato abbiamo notato quanto nel corso del tempo si siano affinate alcune caratteristiche e potenziate delle altre. Per esempio la grafica dei titoli che acquistiamo può vantare degli spettacolari effetti visivi, delle angolazioni della telecamera che fino a poco tempo fa potevamo soltanto sognarci e dei personaggi rifiniti fin nei minimi particolari.
Che dire poi delle animazioni che rendono questi ultimi videogiochi come dei veri e propri film interattivi per quanto siano perfetti i protagonisti e i personaggi comprimari. Eppure c’è un qualcosa che rende interessanti e godibili anche i titoli di una volta, quelli che non potevano di certo vantare una grafica da urlo e magari nemmeno una realizzazione tecnica di prestigio, eppure funzionano ancora, lo testimoniano i successi riproposti su XBLA e PSN.
Ma quindi cosa c’è nei giochi di una volta che ancora resiste al tempo e all’evoluzione tecnologica? A rispondere è Jeff Minter creatore del gioco d’azione Space Giraffe e secondo lui la semplice spiegazione è che non esiste un tipo di gioco dalla grafica super-evoluta che può contrastare un classico dalle scarse potenzialità visivamente affascinanti. Infatti quello che conta è la struttura e molti dei nuovi titoli sono esattamente dei classici con una maschera moderna.
Ancora, secondo Minter, i giochi moderni in 3D non sostituiranno mai il fascino del 2D, sarebbe un po’ come il cinema sostituisse di colpo i libri offrendo un modo di raccontare una storia visivamente più accattivante ma senza il gusto unico delle pagine sfogliate e gustate una per una. Minter si prepara così a lavorare su nuovi titoli che hanno il sapore di una volta senza strafare in termini tecnici ma offrendo una grande giocabilità, elemento essenziale per la riuscita di un gioco.