Molte volte abbiamo affrontato il tema, così possiamo dare un ruolo al mondo dei videogiochi diverso dal semplice intrattenimento, introducendo degli elementi che ci fanno capire in che direzione si sta spostando il mercato e come si sta modificando la realtà sociale che ci circonda, il tutto relativo all’utilizzo e alla diffusione dei nuovi mezzi di divertimento che man mano stanno invadendo altri settore e non riguardano più il target di una volta.
Mentre fino a qualche anno fa alla parola videogioco veniva associato un comune utilizzatore il cui target di riferimento era rappresentato per lo più da un ragazzino brufoloso e molto giovane, con una particolare propensione al gioco in singolo e con alcuni problemi di relazione con gli altri coetanei, mentre oggi con l’esplosione di generi e di forme e la varietà presente sul mercato, si finisce per accontentare anche degli insospettabili clienti.
Il videogiocatore è stato quasi sempre di sesso maschile, forse grazie alla presenza massiccia di giochi che presentano situazioni particolarmente gradite ad un pubblico di maschietti, come i numerosi titoli di guerra e di spionaggio o ancora la miriade di simulazioni sportive riguardanti varie discipline, dal calcio al basket, che poco appassionano le femminucce, ma con i cambiamenti recenti nel mondo videoludico, c’è stato anche un forte cambiamento nell’utenza generale.
Nell’ultimo anno infatti la percentuale di ragazze che abitualmente giocano ai videogiochi è aumentata dal 23% al 28% grazie ad alcuni ingressi che hanno agevolato l’avvicinamento del pubblico femminile ai videogames. Ciò è dovuto molto ad alcuni titoli della collezione esclusiva per Nintendo DS, da Nintendogs ai vari capitoli di Giulia, fino alla Wii che ha permesso una forma di divertimento adatta a tutti, ragazze comprese. Anche le console si tingono di rosa.