Molto spesso, per creare un videogame di successo, le compagnie di sviluppo, dalle più grandi e riconosciute a livello mondiale fino alle piccole realtà che fanno ancora un po’ fatica a mostrare al mondo intero i propri frutti, fanno lavorare al meglio le menti creative affinchè si possa trovare un espediente talmente importante da fare in modo che il prodotto da realizzare abbia un certo valore e possa suscitare un grande interesse da parte dello smaliziato pubblico videoludico.
A volte si tratta del semplice riutilizzo di un personaggio che ha fatto breccia nei cuori dei fans, per un sequel graditissimo a livello internazionale, altre volte invece si clona letteralmente un titolo che poco tempo prima riuscì a suscitare un discreto clamore, tentando di approfittare della moda del momento per accalappiare qualche appassionato in più. Altre volte invece si utilizza un personaggio noto per promuovere un gioco e utilizzarlo come testimonial.
Molti sono infatti in special modo i titoli sportivi che hanno quest’abitudine, pescando nel calderone di grandi nomi delle varie discipline per dedicare una simulazione sportiva al promettente campione di turno. E’ accaduto con i titoli di basket, abbiamo avuto esempi con alcuni giochi calcistici e perfino il golf ha avuto la sua star di punta, ma se ampliamo il range anche agli sport alternativi, ci accorgeremo come i titoli di skateboard e snowboard abbiamo lo stesso meccanismo.
E’ accaduto infatti anche a Shaun Palmer, grande atleta spericolato ed ammirato proprio per la sua bravura, a finire in un videogame che prese proprio il titolo dal suo nome, ovvero Shaun Palmer’s Pro Snowboarding, ma vedersi in versione digitalizzata non fece fare i salti di gioia al grande campione. Infatti entusiasmato come un tredicenne, Shaun Palmer, provando il gioco si trovò ridicolo, convincendosi di non partecipare più ad iniziative del genere. Che il futuro del giovane marchio che ha all’attivo due capitoli, sia quindi una pura illusione?