The Sims 3, troppa libertà può essere un pericolo?

di Redazione Commenta


Quante volte abbiamo visto quel diamantino verde luccicare sulla tesa del nostro alter ego virtuale. Quante volte abbiamo accompagnato a lavoro il nostro personaggio creato con tanta fatica selezionando accuratamente la sua altezza e il suo peso, il suo taglio di capelli e la forma degli occhi, del naso, della bocca, il suo segno zodiacale per stabilire meglio il tipo di personalità che avrà nella sua vita virtuale.

E quante altre volte ci siamo appassionati alle sue vicende amorose tra un appassionante incontro con la vicina di casa o un flirt nato durante una festa organizzata nella nostra umile dimora, trasformando un fidanzamento in un matrimonio, mettendo al mondo anche dei figli. Insomma quante volte abbiamo giocato a The Sims, la simulazione di vita che definire gioco sarebbe riduttivo vista la libertà che ci è permessa al suo interno.


E’ stata annunciata già da un po’ ormai la pubblicazione di quello che sarà il terzo capitolo ufficiale della saga dopo innumerevoli spin-off ed altrettante espansioni per i due precedenti episodi che hanno raggiunto picchi di vendita e di gradimento inimmaginabili. Ma a quanto pare con il livello di libertà che ha raggiunto questo nuovissimo titolo, gli sviluppatori iniziano a fare un po’ i conti con il proprio senso di colpa visti i problemi che potrebbero praticare.

I responsabili infatti si stanno chiedendo che effetto potrà avere la possibilità data al giocatore di visitare una vera città e non una serie di case disposte su lotti come nei precedenti titoli. Questo potrebbe scatenare una sorta di preferenza alla vita virtuale rispetto alla vita reale, soprattutto nella fascia d’età adolescenziale in cui si avvertono le difficoltà naturali del cambiamento tra fanciullezza ed ingresso nel mondo degli adulti. Attendiamo con ansia The Sims 3, ma non dimentichiamoci la nostra vera vita.

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