Lexis Numérique ha confermato che Amy, il suo titolo horror pensato esclusivamente per piattaforme digitali, sarà disponibile dall’11 gennaio su PlayStation Network e Xbox LIVE Arcade.
L’ex-esclusiva PlayStation 3 arriverà infatti in extremis anche su Xbox 360, grazie a un accordo di collaborazione stretto tra lo sviluppatore e Namco Bandai, la quale si occuperà dunque della distribuzione digitale.
Ironia della sorte vuole che saranno i giocatori PlayStation Network a pagare leggermente di più. Amy costerà infatti sul servizio online Sony 9.99 euro, mentre su Xbox LIVE Marketplace sarà disponibile al prezzo di 800 Microsoft Points, pari a circa 8,2 euro secondo il cambio attuale.
Amy prende in prestito le meccaniche viste nei titoli di Fumito Ueda, in particolare ICO, riproponendole in un horror vecchio stile, nel quale i giocatori prendono in panni di Lana, una giovane sopravvissuta ad un evento post-apocalittico che decide di aiutare la piccola e misteriosa Amy.
La storia si svolge infatti nel dicembre 2034, in un epoca in cui il riscaldamento globale ha avuto effetti devastanti, provocando diffuse malattie e una crescita spaventosa di disastri naturali in tutto il mondo. La cittadina di Silver City, nel Midwest degli Stati Uniti, è direttamente interessata, visto che una cometa si è schiantata su di essa.
Non appena Lana riprende conoscenza, si scopre che il centro abitato è piombato nel caos: esplosioni, furia, rabbia, macerie e morte. Un po’ come prendere un biglietto di sola andata per l’inferno.
Apparentemente consumata da una misteriosa malattia, le persone che conosceva si sono trasformate in un mucchio selvaggio e famelico. Nonostante le ferite che lambiscono il suo corpo, cerca di fuggire, fino a quando non si imbatte in Amy, una bambina autistica dell’età di otto anni dotata tuttavia di straordinari poteri. Lana decide di prendersi cura di lei.
Esseri umani infetti, creature spaventose, forze speciali e sopravvissuti: il viaggio di Lama e Any costringerà il giocatore ad affrontare situazioni sempre diverse. Un titolo, certamente, molto interessante.
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