Di sicuro una delle caratteristiche più apprezzate dei titoli open world è la grande libertà data al giocatore e la possibilità di fare quello si vuole, come si vuole e quando si vuole, facendo esperienza di tutto ciò che ha da offrirci il titolo in questione. Sul blog ufficiale di Assassin’s Creed Unity, l’autore Russell Lees ha voluto parlare delle caratteristiche dell’open world parigino che vedremo nel prossimo titolo Ubisoft, e di ciò che esso potrà aggiungere all’esperienza di gioco complessiva.
“Ci siamo resi conto che si trattava di Parigi, della Francia, e che c’era una quantità spropositata di contesto storico dalla quale potevamo trarre vantaggio” ha raccontato Lees. “Come risultato, tutte le attività secondarie hanno un collegamento storico, che sia a persone interessanti o ad eventi che ci furono realmente in quel periodo storico.”
Questo tipo di approccio consentirà di accrescere l’impatto narrativo delle attività secondarie e farà anche in modo che il giocatore sia invogliato ad esplorare al cento per cento la Parigi videoludica nella quale Arno si troverà a vagare: mentre, infatti, alcune missioni ci saranno assegnate da alcuni dei personaggi, altre potranno essere sbloccate, per esempio, leggendo il giornale della città: tramite esso, infatti, potremmo notare qualcosa di interessante che sta accadendo a Parigi, e decidere di intervenire.
“Oltre ai personaggi che vi danno delle missioni, che potete incontrare in giro per la città, potete anche trovare degli indizi sui giornali” ha spiegato Lees. “Se leggi un articolo che può avere qualche interesse, potresti vedere subito dopo una nuova icona sulla mappa, dove potresti recarti per investigare. Insomma, esplorare l’open world vi ripaga.”