Black Bloc a Roma, la colpa è del videogioco State Of Emergency

Ci risiamo, i videogiochi sono di nuovo nell’occhio del ciclone. Sapete tutti della rivolta dei Black Bloc a Roma di sabato scorso, di chi sarà mai la colpa se questi ragazzi hanno messo a ferro e fuoco una città? Dei videogiochi, ovvio.

Anzi, di un videogioco, almeno secondo Alessandra Mussolini, il gioco in questione, State Of Emergency, avrebbe ispirato i Black Bloc, tanto è vero che la Mussolini ha deciso di fare un esposto alla Procura di Roma per far ritirare il gioco dal commercio.

Purtroppo non ci stiamo inventando niente, Alessandra Mussolini ha detto queste parole nel corso di una intervista con Klaus Davi, che potete ascoltare nel filmato qui sotto. Secondo il parere della Mussolini, State Of Emergency è un gioco scandaloso e la trama ricalca alla perfezione la rivolta messa in atto dai Black Bloc nella capitale lo scorso fine settimana.

Inutile dire che personalmente dubito fortemente che i Black Bloc siano stati ispirati da State Of Emergency, videogioco, lo ricordiamo, uscito nel 2002 su PC, Xbox e PlayStation 2, mentre il seguito ha visto la luce nel 2006. Secondo voi, il gioco in questione è ancora reperibile nei negozi? Quanti Black Bloc avranno giocato con questo titolo?

Chiaramente, State Of Emergency non ha nulla a che vedere con quanto è successo a Roma, considerando anche che i Black Bloc esistono fin da prima della nascita dei videogiochi domestici. Forse sarebbe ora di smetterla di accusare i videogiochi, non stiamo certo parlando dello strumento del demonio, ma di una industria che ormai ha superato per fatturato quella del cinema.

Milioni di persone giocano con i videogiochi, anche noi della redazione di IoVideogioco, ovviamente, ma non tutti quelli che provano Forza Motorsport 4 poi acquistano una Ferrari per sfrecciare in autostrada a folle velocità. E nessun ragazzo diventerà omosessuale solo perchè in The Sims 3 le coppie gay si possono sposare.