Anche il publisher inglese Codemasters sta cercando di combattere il fenomeno dei giochi usati. In questi ultimi mesi numerose software house stanno ideando sistemi per guadagnare anche dalla vendita di copie usate.
Dal punto di vista di un publisher (e quindi di una azienda che deve fare soldi) comprare giochi usati o scaricare illegalmente non fa nessuna differenza, il risultato non cambia, poichè la società non ha guadagni in entrambi i casi.
Una soluzione potrebbe essere quella di realizzare giochi con contenuti extra disponibili solo tramite DLC. Chi acquisterà il titolo nuovo troverà nella confezione un codice per riscattare questi contenuti, mentre coloro che acquistano usato dovranno pagare per ottenere il materiale aggiuntivo. Una idea già attuata da THQ con UFC Undisputed 2010, chi ha acquistato il prodotto usato non può giocare online, se non pagando i 10 euro richiesti per sbloccare la funzionalità.
A nostro avviso, non è questa la soluzione giusta per risolvere il “problema” dei giochi usati. Abbassare i prezzi potrebbe sicuramente aiutare a ridurre il mercato dell’usato, le persone acquistano titoli di seconda mano fondamentalmente perchè i prodotti nuovi costano troppo. E’ assurdo acquistare un titolo a 70-80 euro e poi scoprire che la storia principale dura appena 5-6 ore, e non è un caso ormai.
La longevità dei giochi si abbassa drasticamente, mentre i prezzi aumentano, grazie anche alle varie collector’s e limited edition. Per non parlare poi dell’assurda politica dei DLC messa in atto da alcuni publisher, che vendono un gioco “castrato” a prezzo pieno ed offrono poi i contenuti tagliati sotto forma di download digitale, spillando altri soldi ai poveri giocatori.
Il mercato dei giochi usati in questi ultimi anni si è sviluppato tantissimo, ed è indubbiamente vero che l’acquisto di titoli usati arreca danni alle casse dei produttori, ma le soluzioni proposte fino ad ora dai vari publisher ci sembrano piuttosto deboli e difficilmente risolveranno il problema.
Marco 17 Novembre 2010 il 19:34
La Codemaster prima di pensare ai suoi guadagni così dovrebbe pensare che gli utenti che comprano il gioco non sono dei beta-tester (ovviamente mi riferisco a F1 2010). Pagare un gioco 70€ e scoprire dopo 2 minuti che hai acceso la console che ha più bug che funzioni utili non è bello, poi rilascia una patch che riesce addirittura a far aumentare i bug.. Certo, il problema è quello dei giochi usati..