Non è mai facile dare notizie come queste, non è semplice parlare di un ragazzo appena diciottenne che ha perso la vita giocando ad un videogioco. Un hobby, un passatempo comune a tante persone che si trasforma in un killer silenzioso, è successo in Cina, dove un giovane è morto dopo aver giocato per 40 ore filate a Diablo 3.
E’ successo a Taiwan, dove il ragazzo (conosciuto semplicemente come Chuang) ha affittato la sala di un internet point locale per giocare a Diablo 3. E ci ha giocato per ben 40 ore consecutive, senza mai fare una pausa, senza mangiare, dormire o andare in bagno, 40 ore davanti allo schermo, senza reagire agli stimoli esterni.
Il ragazzo è stato trovato dagli inservienti dell’internet point mentre dormiva sul tavolo, al risveglio Chuang si è alzato ma ha fatto solamente pochi metri prima di collassare al suolo. Inutile la corsa in ospedale, il giovane era già morto, purtroppo.
Activision Blizzard è rimasta piuttosto toccata dalla cosa ed ha rilasciato un comunicato:
We’re saddened to hear this news, and our thoughts are with his family and friends during this difficult time. We don’t feel it would be appropriate for us to comment further without knowing all of the circumstances involved.
While we recognize that it’s ultimately up to each individual or their parent or guardian to determine playing habits, we feel that moderation is clearly important, and that a person’s day-to-day life should take precedence over any form of entertainment.
In Cina questo è il secondo caso di morte da videogiochi nel 2012, pochi mesi fa la stessa sorte era toccata ad un altro giovane di Taiwan stroncato dopo una sessione di 23 ore a League Of Legends. Speriamo di non dovervi più riportare notizie di questo genere, sicuramente ora tornare a parlare in allegria di Halo 4 e Yakuza 5 non sarà facile.