In una intervista rilasciata ai microfoni di GamesIndustry, John Riccitiello, CEO di Electronic Arts, ha espresso il suo parere sui giochi 3D. Per il presente di EA, al momento i giochi 3D non garantiscono ritorni economici tali da giustificarne la produzione.
Realizzare un gioco 3D richiede tempo, impegno e soldi, un investimento notevole che ancora non viene ripagato, visto che i consumatori non sembrano interessati a questo tipo di esperienza.
Del resto, i televisori 3D sono ancora troppo poco diffusi ed i giocatori non sono rimasti conquistati da questa nuova tecnologia, ottima per i film, meno, forse, per i videogiochi. Secondo Riccitiello, al momento conviene investire su giochi social e mobile, due settori dove è molto facile ottenere guadagni, si tratta in effetti di due segmenti in forte espansione.
Electronic Arts è presente nel mercato dei giochi social con l’etichetta PlayFish (software house responsabile di FIFA Superstars e Madden NFL Superstars, tra gli altri), per quanto riguarda i giochi mobile, Electronic Arts pubblica molti prodotti di qualità, spesso basati sulle sue licenze, da Dead Space a Bad Company 2, recentemente inoltre la casa americana ha acquistato due colossi del settore, Chillingo e Firemint.
Chillingo ha ottimi prodotti nel suo catalogo, parliamo di giochi come Vampire Origins, Knight’s Rush e Feed Me Oil, Firemint invece è molto popolare per aver lanciato la serie Real Racing, arrivata al secondo episodio.
Nei prossimi mesi Electronic Arts continuerà ad investire sempre di più in questi due mercati, questo non vuol dire che i prodotti per PC e console saranno trascurati, anzi. Difficilmente però il publisher pubblicherà giochi 3D, a meno che il mercato non cambi palesemente direzione.
Il flop del Nintendo 3DS però dimostra che, per ora, i giocatori riescono a fare a meno di questa tecnologia. Nel prossimo futuro le cose potrebbero comunque cambiare.